Signor Papa, buonasera a lei

E soprattutto grazie per la cortesia con cui si è presentato al nostro arengo, quella piazza reale e virtuale generata dai social media, che nel nostro Paese è diffusamente popolata di gente rancorosa e distributrice di insulti.

Vorrei essere trasparente e precisare che ci separa una piccola divergenza teologica: io non credo sia Dio a generare l’Uomo, ma il viceversa ovvero che siamo noi uomini a creare come nostra proiezione il Dio di cui parliamo. Dettagli, a valle dei quali ci ritroviamo in disaccordo anche su diverse scelte politiche che riguarda l’autodeterminazione dell’individuo nelle scelte sulla sua vita e sul suo corpo. Ma fatta questa doverosa premessa, che la sua gentilezza mi suggerisce essere di suo assoluto interesse, voglio dirle sinceramente che sono interessato a collaborare.

Se è vero com’è vero che anche il Papa è un uomo (http://www.larengodelviaggiatore.info/2006/10/anche-il-papa-un-uomo/) e la Chiesa un’organizzazione temporale, non posso che rimanere ammirato di fronte alla grandezza dei risultati effettivi. Duemila anni di storia, nati in clandestinità e assurti a Impero teocratico, diffusi a più di un miliardo di persone, fondati su valori di fratellanza, amore e perdono: un cocktail perfetto per condurre le anime delle persone dentro ai loro corpi e di qui verso il futuro e la morte senza deflettere dalla propria ragion d’essere.

Non è facile portare nel mondo della rivoluzione industriale e dei Lumi la forza mistica di una Fede universale, della parola di un Dio eterno. Non è facile ma è possibile, per via dell’aspirazione a rappresentare la Verità e la Giustizia, la marcia in più che consente di ascoltare le frequenze dello Spirito Santo che vi viene a salutare mentre scherzate nei conclave e vi suggerisce da che parte andare, senza bisogno di aspettare il televoto o il consenso del blog.

L’Italia sabauda vi ha rinchiusi dentro le mura Leonine e i più feroci anticlericali vi avrebbero pure annessi e spogliati della vostra sovranità temporale: probabilmente, i nipotini di quegli italiani tra qualche anno vi chiederanno di essere voi a salire sui tank e invadere il nostro Paese, sempre più incapace di rimanere adulto, angosciato da quelle occupazioni temporali che forse si accomodano meglio se si chiede una mano Gesù Cristo per lasciare da parte l’odio e il rancore degli umani che ancora discutono se nel 1986 bisognasse andare ad elezioni anticipate o se più recentemente fosse stato meglio votare Renzi.

Il nostro piccolo paese è comunque ormai poca cosa, una piccola cosa come tante altre. Ormai ai margini della storia, ove bambini permalosi provano a farsi notare riversando odio e fuochi d’artificio nella scheda elettorale, quando probabilmente ha ragione lei nel dirci che quello che ci serve è solo la forza di chiedere una carezza in cambio di una buona parola. Il mondo si aspetta un futuro a dimensione umana. Quel futuro che vive nei Continenti dove nascono miliardi di persone che hanno gli strumenti per andare dove vogliono. Quel futuro su cui s’imbarcarono i suoi genitori e che fa della sua famiglia terrena l’esempio tipico della storia del nostro secolo, dei flussi che da qui sono andati lontano e che dalla fine del mondo stanno tornando indietro. Di quell’Europa che scappava dal terrore nazi-fascista per cercare fortuna nel mondo nuovo, di quel mondo nuovo che torna indietro a rivendicare la sua parte nella Storia. Ne percorreremo un po’insieme, nei prossimi anni

Signor Papa, faccia un Buon Viaggio

Cordiali saluti