Una candela o un' attesa
Una candela che ho acceso aspettando una persona.
Una candela che probabilmente sperava di essere il faro di una storia, invece è l'anacronistica luce di uno scribacchino dilettante di storie brevi. E' la compagnia di un uomo che spera che il gracchiare di una bici sia di quella che aspetta.
E' una candela che sta finendo come il tempo concesso all'attesa e a una situazione ambigua, che fa compagnia a una birra e all'ennesima sigaretta svogliata.
E' una candela triste di un'attesa forse inutile.
Una candela che non vorrebbe mai essere stata accesa per così poco, che avrebbe voluto aspettare qualcosa di più grande per consumarsi ma non ha scelta, allora svolge in suo compito diligentemente, illuminando con cura, creando ombre, spostandosi a illuminare uno spicchi della finestra da cui lei dovrebbe arrivare, lasciando sempre un po' di luce sulla pagina.
Una candela timida e vendicativa, che sparge la cera sul tavolo, che finirà prima che lei arrivi, una candela che mi fa da compagna in una notte di attesa.