Pages Menu
RssFacebook
Categories Menu

Scritto da nel Internazionale, Numero 117 - 1 Marzo 2015 | 0 commenti

Caos Yemen

Caos Yemen

“Lo Yemen è la gemma inesplorata dell’Arabia. E’ il paese dove puoi trovare i più antichi grattacieli del mondo, spettacolari villaggi di montagna, barriere coralline incontaminate e alberi incredibilmente splendidi introvabili in altri luoghi della terra” (Yementourism.com).

“Si informa che il Paese  sta attraversando una fase confusa e fluida dal punto di vista politico e militare. Per tanto evitare, in questo frangente, viaggi nello Yemen a qualsiasi titolo. L’Ambasciata resta al momento chiusa al pubblico ma può essere contattata” (Ambasciata italiana in Yemen).

La storia recente dello Yemen è controversa: un paese trascurato poiché tra i più poveri al mondo e con potenziali risorse  sottoutilizzate; un paese immerso in un contesto geopolitico complesso, nel sud della Penisola Arabica. A causa di questa duplice natura si alterna talvolta l’occhio vigile, talvolta l’occhio pigro delle potenze mondiali.

Il paese è a maggioranza sunnita ma con una consistente presenza sciita (40%). L’instabilità e debolezza politica ha reso lo Yemen fortemente vulnerabile al terrorismo: lì dove lo stato è assente e dove esistono ampie aree senza legge, gruppi terroristici di varia natura, come ad esempio Al Quaeda, hanno trovato ampie opportunità per affermarsi.
Tensioni interne si sono accumulate nel corso degli ultimi anni manifestandosi nel caos attuale, con il colpo di stato dei ribelli Sciiti Houthi contro il Presidente Hadi e, dice l’ONU, la situazione è ormai prossima alla guerra civile.

Dal Nord-Ovest del Paese, nella regione del Saadah, culla della primavera araba yemenita del 2011, provengono  gli Sciiti Houthi che, dichiarata guerra al Governo, hanno conquistato la capitale Sanah nell’autunno 2014, deponendo il Presidente Hadi lo scorso gennaio.

Il Paese si trova quindi oggi diviso in tre aree: la Capitale e il Nord Ovest in mano al Comitato della Rivoluzione degli Houthi; Aden e Goverantorati limitrofi  del Sud schierati con Hadi e il suo Governo; il desertico est e parte dell’ovest sotto l’anarchia di gruppi terroristici e Al Quaeda.
Difficile prevedere l’evoluzione di una simile situazione: per quanto motivati e agguerriti  gli Houthi sono un numero esiguo e quindi incapaci di poter espandere ulteriormente la propria supremazia.

Quella che per i Romani era l’Arabia Felix, al centro di lucrosi traffici commerciali, è oggi un’area geopolitica chiave – terrorismo, risorse energetiche, pirateria – che, se lasciata nel caos, può contaminare l’intera Penisola.

Scrivi un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>