A Patrick Mondiano il Nobel per la letteratura
Classe 1945, francese di regione ebraica e di origine italiane, Patrick Mondiano si è aggiudicato il premio Nobel per la letteratura. Ha debuttato nel lontano 1968 con “La place de l’Etoile” ed è considerato dalla critica uno dei più importanti narratori francesi contemporanei.
L’Accademmia Reale di Svezia riporta così il premio in terra transalpina dopo soli sei anni di assenza (nel 2008 fu la volta di Jean-Marie Gustave Le Clézio). Mondiano, è stato premiato dai giurati per “l’arte della memoria attraverso la quale ha evocato destini umani più inafferrabili e svelato il mondo dell’occupazione”nazista in Francia.
L’Occupazione tedesca è uno dei temi ricorrenti nella sua narrativa. Lo scrittore, è sempre stato interessato a capire ciò che avevano vissuto in quel periodo i suoi famigliari, suo padre, arrestato dai nazisti nel 1943 sfugge alla deportazione grazie ad alcune conoscenze e in seguito diviene “collaborazionista” del regime di Vichy. Il rapporto conflittuale con il padre è un tema ricorrente nelle sue opere. I personaggi dei suoi romanzi vivono infatti tra contraddizioni e ambiguità.
Modiano, si diploma presso il rinomato Liceo Henri IV di Parigi ma dopo decide di non proseguire gli studi all’Università. Nel 1978 con “Rue des Boutiques” vince il prestigioso premio Goncourt. Fra le altre opere ricordiamo “Dora Bruder”, “Sconosciute”, Un pedigree” e “Nel caffè della gioventù perduta” quest’ultime due edite da Einaudi. La casa editrice torinese ha altresì pubblicato il suo ultimo romanzo, “L’Orizzonte”, uscito nel 2012.