Le catene della sinistra
Con una buona dose di diffidenza ma anche con curiosità ho acquisto in libreria il libro di Claudio Cerasa “Le catene della sinistra”.
Il volume si presenta come una sorta di critica all’immobilismo della sinistra nostrana. Il cronista politico de Il Foglio cerca di spiegare a modo suo il perchè in questi ultimi 30 anni la sinistra non abbia sfondato al di fuori della sua base politica di riferimento (in prevalenza pensionati e impiegati pubblici).
Cerasa racconta delle “collusioni” fra il principale partito del centro-sinistra e i cosidetti poteri-forti, riservando aspre critiche al rapporto con la magistratura, da Mani Pulite sino ai giorni nostri , passando ovviamente per il ventennio berlusconiano.
Talvolta usando toni ironici Cerasa non fa sconti alle battaglie ambientaliste e all’asse di ferro Pd-Cgil.
Più condivisibile il passaggio sulla “paura di Checco Zalone”, dove nel capitolo dedicato, secondo il cronista del Foglio, le critiche al comico pugliese e al suo film campione di incassi sono la dimostrazione di come la sinistra abbia paura di parlare alla pancia del paese.
L’autore invita quindi Matteo Renzi a “spezzare le catene” (e qua possiamo confermare che il presidente del consiglio si stia impegnando) andando a cercarsi il consenso al di là degli schieramenti ideologici, sempre più in crisi nella società di oggi.