Sardegna, vince il centrosinistra. Pagliaru nuovo Presidente
Un successo per nulla scontato, la candidatura di Francesco Pagliaru arrivata a meno di 5 settimane dal voto caratterizzate dalle lotte intestine all’interno del Pd dove vi era il timore che la coalizione indipendentista guidata da Michela Murgia avrebbe portato via più di un voto alla coalizione progressista.
Pigliaru valido economista ex assessore della giunta Soru si è presentato al voto con una coalizione variegata (da Pd a Rifondazione passando per il partito dei sardi e i rossomori) raggiungendo il 42,2% dei consensi superando di quasi 3 punti percentuali il berlusconiano Ugo Cappellacci, presidente uscente che si è fermato al 39,8%.
Risultato un po’ deludente per Michela Murgia inchiodata al 10,4%. La scrittrice guidava una formazione politica al suo esordio (ProgRes,gentes, Comunidades). Nonostante il voto di 70 mila sardi, la coalizione resta fuori dal Consiglio “per via di una legge antidemocratica e liberticida voluta dal centrodestra e dal centrosinistra” sono le parole della scrittrice.
Come da molti preventivato, l’astensionismo è stato massiccio, alle urne si è recato solo il 52% degli aventi diritto, 15 punti in meno rispetto alle elezioni del 2009 vinte da Cappellacci che portarono alle dimissioni l’allora segretario del Pd Walter Veltroni. L’assenza del movimento 5 stelle non ha certo favorito la partecipazione al voto, i grillini infatti, non sono riusciti a presentare una lista unitaria che raccogliesse il gradimento di Beppe Grillo.
Soddisfazione in casa PD (anche se il partito perde voti percentuale rispetto alle ultime regionali, stesso discorso per Forza Italia) dove il segretario nazionale Matteo Renzi parla di grande vittoria, “noi ora governeremo per tutti sardi” le prime parole del neo-presidente, che grazie al premio di maggioranza potrà contare sull’appoggio di 35 consiglieri sui 60 totali.
