Il mondo delle donne al Social World Film Festival
In questa terza edizione del Social World Film Festival, l’evento che attraverso il cinema avvicina i giovani alle problematiche sociali, largo spazio è stato dedicato al mondo femminile e ad alcune tematiche ad esso connesso, come la violenza sulle donne, il ruolo della donna nella società contemporanea o la sensibilizzazione verso le malattie tumorali che, purtroppo, colpiscono maggiormente il gentil sesso.
Diva universal e Komen Italia nella lotta contro il tumore al seno
Nella settima giornata del Festival, abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio il mondo di Diva Universal, il canale tematico di Sky, che offre un servizio soprattutto informativo sul mondo femminile.
E’ grazie all’intervento di Orsola Clausi, responsabile del palinsesto di NBC Universal Global Networks Italia, che siamo stati informati del prezioso contributo di Diva a favore di numerose associazioni, tra le quali figura Komen Italia, presente in quest’occasione nella figura di Riccardo Masetti, presidente dell’organizzazione.
Komen, ci dice Masetti, è un’organizzazione senza scopo di lucro, basata sul volontariato, che nasce nel 2000 con l’intento di sensibilizzare il mondo femminile, e non solo, nei confronti della lotta al tumore al seno.
Ed è proprio con tale finalità che Komen, dal 2000, organizza una mini-maratona di 5 km, la “Race for the cure”; un evento, che nel giro di questi ultimi 13 anni è riuscito ad interessare oltre alla Capitale, anche città quali Bari, Bologna e Napoli, e che ogni anno vede sfilare in maglietta rosa circa 500 donne guarite dal tumore al seno.
Ovviamente, l’importanza di questa manifestazione, oltre alla possibilità di raccolta fondi, resta quella di poter informare e far riflettere il mondo femminile sulla prevenzione e, inoltre, offrire una speranza a reagire a quante debbano ancora combattere contro questo “grande male”.
Rosaria De Cicco: basta alla violenza sulle donne!
Ma l’attenzione alla femminilità, durante questa terza edizione del Social World Film Festival, non si ferma qui, e arriva fino al graditissimo intervento dell’attrice Rosaria De Cicco, che incontriamo sul palco del Gran Galà di premiazione a parlarci di violenza sulle donne, stimolando chi ha subito abusi a reagire.
E a questo proposito, risulta efficacissimo lo spot in cui proprio la De cicco compare come protagonista: non ci sono parole per descrivere l’indignazione e la vergogna di chi subisce violenza, basta la mano nervosa di una donna che, con altrettanta violenza, si strucca, svelando i segni dell’abuso subìto.
Il messaggio finale è chiaro e conciso: “Non nasconderti, denuncia la violenza”.
Il successo di Tsuyako: la donna e l’omosessualità in Giappone
E si parla sempre di mondo al femminile, declinato in una prospettiva amorosa, ma non per questo meno intensa, nel premiatissimo cortometraggio Tsuyako della giapponese Mitsuyo Miyazaki.
La regista, che con questo corto convince la giuria del Social World Film Festival aggiudicandosi i premi per miglior cortometraggio e miglior sceneggiatura, riesce, attraverso l’eleganza e la semplicità che da sempre contraddistingue il mondo giapponese, a coniugare due tematiche profonde, serie, nonché attuali: il delicato tema dell’omosessualità femminile e il difficile ruolo della donna nel Giappone degli anni ’50.
Come pensa sia cambiato il ruolo della donna in questi ultimi sessant’anni?
Negli anni ‘50 la condizione dei gay e lesbiche era ovviamente un tabù e, nonostante l’apertura mentale degli ultimi decenni, in Giappone, si è sempre accettata maggiormente l’omosessualità maschile, in quanto connessa con le performance delle drag queen, rispetto a quella femminile, da sempre poco accettata e compresa. Purtroppo credo che quello dell’omosessualità femminile sia un tema ancora difficile da affrontare.
Il messaggio del suo film è anche quello di seguire la propria inclinazione a livello personale. E’ un consiglio che si sente di dare ai giovani che intendono affrontare il percorso registico?
Il mio film trae ispirazione da una foto in cui compare mia nonna con un’altra donna.
E proprio mia nonna è stata la persona che mi ha sempre motivata ad essere ciò che sentivo di essere.
Non importa se sei un uomo o una donna, o quanti ostacoli troverai, specialmente nel mondo del cinema, nel quale si lavora duramente per una passione personale. Proprio per questo penso che il messaggio debba essere: segui il tuo cuore, segui ciò che provi e segui le tue passioni. E se fai tutto questo, se lavori duramente, se insegui i tuoi sogni, ci sarà sempre un premio alla fine.
Pensa che il cinema possa davvero sensibilizzare le coscienze verso le problematiche sociali?
Penso che il cinema sia davvero un ottimo modo per comunicare, in quanto impressiona il pubblico anche a livello sensoriale . Per questo motivo credo che i film siano uno degli strumenti più efficaci per comunicare con il mondo, soprattutto per quanto riguarda le tematiche sociali, di cui spesso si occupano i miei film.