Se il mondo gira
Dopo i terremoti di Sumatra, nel 2004, e quello più recente di Haiti, anche il devastante sisma che ha colpito il Giappone ha causato, oltre alle immani distruzioni, uno spostamento di dieci centimetri dell' asse terrestre.
Almeno da questo punto di vista non c' è nessun scenario apocalittico all' orizzonte, il fenomeno, come nei due casi precedenti, non comporta nessuna conseguenza di rilievo, se non un' impercettibile modifica della durata del giorno, nell' ordine di qualche milionesimo di secondo.
Del resto l' asse terrestre non è un perno immobile, durante il moto di rotazione della Terra compie delle leggere oscillazioni modificando la sua inclinazione rispetto al piano dell' eclittica, si tratta del fenomeno noto come precessione degli equinozi.
Questo movimento circolare nell' arco di circa 26.000 anni fa descrivere all' asse terrestre un doppio cono, i cui vertici sono rappresentati dai due poli.
Oggi l' asse punta verso la stella Polare, ma a causa della precessione fra 12.000 anni l' astro di riferimento per il polo Nord celeste sarà Vega.
I movimenti dell' asse terrestre devono comunque mantenersi entro limiti definiti. Il suo grado di inclinazione sull' eclittica, il piano dell' orbita che la Terra percorre intorno al Sole, ha un' importanza fondamentale per il clima, determinando, con il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole, l' avvicendarsi delle stagioni.
La misura di questa inclinazione varia ciclicamente all' interno di un intervallo compreso fra 22,5 e 24,5 gradi, attualmente è di circa 23,5°.
Di questi valori determinanti per garantire le condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo e al mantenimento della vita, dobbiamo ringraziare la Luna.
E' infatti l' attrazione gravitazionale del nostro satellite a mantenere l' asse terrestre nella posizione corretta per noi.
Senza la provvidenziale presenza della Luna, le perturbazioni gravitazionali esercitate dagli altri pianeti farebbero variare continuamente la posizione dell' asse terrestre. Più quest' ultimo è inclinato sul piano dell' eclittica, più le stagioni sulla Terra sarebbero esasperate, con enormi oscillazioni della temperatura.
Come è facile immaginare, in simili condizioni vivere sul nostro pianeta diventerebbe un grosso problema, ma l' equilibrio del sistema Terra – Luna si manterrà ancora a lungo.
Non per sempre comunque, perchè gli effetti di marea fra i due corpi celesti fanno si che il nostro satellite si allontani di qualche metro ogni secolo, mentre la Terra rallenta la sua rotazione..
Secondo gli astronomi verrà un momento in cui , fra diversi miliardi di anni, la Luna abbandonerà la compagnia del nostro pianeta, ma gli effetti di questo distacco sull' inclinazione dell' asse terrestre non dovranno preoccupare perché, come cantavano i Nomadi, Noi non ci saremo. Per quel tempo il Sole sarà già da tempo diventato una stella gigante rossa e avrà trasformato i due corpi celesti in altrettante fornaci.
Almeno da questo punto di vista non c' è nessun scenario apocalittico all' orizzonte, il fenomeno, come nei due casi precedenti, non comporta nessuna conseguenza di rilievo, se non un' impercettibile modifica della durata del giorno, nell' ordine di qualche milionesimo di secondo.
Del resto l' asse terrestre non è un perno immobile, durante il moto di rotazione della Terra compie delle leggere oscillazioni modificando la sua inclinazione rispetto al piano dell' eclittica, si tratta del fenomeno noto come precessione degli equinozi.
Questo movimento circolare nell' arco di circa 26.000 anni fa descrivere all' asse terrestre un doppio cono, i cui vertici sono rappresentati dai due poli.
Oggi l' asse punta verso la stella Polare, ma a causa della precessione fra 12.000 anni l' astro di riferimento per il polo Nord celeste sarà Vega.
I movimenti dell' asse terrestre devono comunque mantenersi entro limiti definiti. Il suo grado di inclinazione sull' eclittica, il piano dell' orbita che la Terra percorre intorno al Sole, ha un' importanza fondamentale per il clima, determinando, con il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole, l' avvicendarsi delle stagioni.
La misura di questa inclinazione varia ciclicamente all' interno di un intervallo compreso fra 22,5 e 24,5 gradi, attualmente è di circa 23,5°.
Di questi valori determinanti per garantire le condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo e al mantenimento della vita, dobbiamo ringraziare la Luna.
E' infatti l' attrazione gravitazionale del nostro satellite a mantenere l' asse terrestre nella posizione corretta per noi.
Senza la provvidenziale presenza della Luna, le perturbazioni gravitazionali esercitate dagli altri pianeti farebbero variare continuamente la posizione dell' asse terrestre. Più quest' ultimo è inclinato sul piano dell' eclittica, più le stagioni sulla Terra sarebbero esasperate, con enormi oscillazioni della temperatura.
Come è facile immaginare, in simili condizioni vivere sul nostro pianeta diventerebbe un grosso problema, ma l' equilibrio del sistema Terra – Luna si manterrà ancora a lungo.
Non per sempre comunque, perchè gli effetti di marea fra i due corpi celesti fanno si che il nostro satellite si allontani di qualche metro ogni secolo, mentre la Terra rallenta la sua rotazione..
Secondo gli astronomi verrà un momento in cui , fra diversi miliardi di anni, la Luna abbandonerà la compagnia del nostro pianeta, ma gli effetti di questo distacco sull' inclinazione dell' asse terrestre non dovranno preoccupare perché, come cantavano i Nomadi, Noi non ci saremo. Per quel tempo il Sole sarà già da tempo diventato una stella gigante rossa e avrà trasformato i due corpi celesti in altrettante fornaci.