Il venditore di tempo
Fernando Trias de Bes, l'autore di questa leggera favola moderna, è socio e fondatore di una società di consulenza specializzata in ricerca e innovazione ed è laureato in Scienze aziendali con MBA all'Università del Michigan.
Il racconto – facile intuirlo dal titolo – è incentrato sul tempo e costerà al lettore non più di qualche ora del suo tempo sotto l'ombrellone.
Le vicende e le fortune di Tizio Qualsiasi, l'abitante di Uno Stato Anonimo, protagonista della nostra storia, sono destinate a divertire il lettore ed allo stesso tempo forniranno una chiave di lettera semplificata, ma non per questo riduttiva, della società dei consumi moderna.
Attraverso semplici principi di ragioneria, economia aziendale, marketing e microeconomia, l'intuizione dell'autore è riassumibile nel bilancio della propria vita che il nostro protagonista si vede costretto a fare all'età di 40 anni: a fronte di tutto quello che possiede, la casa, la macchina, la moglie e i figli ecc…, ha un mutuo con la banca che per ripagare impiegherà tutto il tempo della propria vita.
È grazie a questa intuizione che Tizio Qualsiasi diventerà un venditore di tempo, ovvero diventerà un venditore di confezioni da cinque minuti che, grazie ad un improbabile brevetto, saranno il prodotto di successo dell'intera società. Ma questo è solo l'inizio: attraverso i ben noti meccanismi di domanda e offerta, il nostro protagonista diventerà presto il maggiore imprenditore del paese e dovrà fare i conti con il Governo, con una crisi di sovrapproduzione e con le difficoltà di vendita perché in breve tempo, la vendita di tempo riuscirà a scardinare la base della società moderna, ovvero i presupposti del bilancio della vita di Tizio Qualunque: riappropriandosi del tempo i cittadini sono infatti costretti a vendere tutti i loro beni.
La favola scorre via veloce tanto quanto ci si appassiona alle vicende del protagonista, ha due finali alternativi, una riflessione finale dell'autore che riesce, sempre mantenendo uno stile giocoso, ad evidenziare gli eccessi ed i conflitti della moderna società consumistica, diffondendo al contempo ottimismo verso una maggiore consapevolezza delle persone sui valori della vita e del tempo necessario per coltivarli.