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Scritto da nel La Cantina del Viaggiatore, Numero 53 - 16 Gennaio 2009 | 0 commenti

Falsarius Chef





Un buon termometro per misurare quanto un argomento sia di moda sono le riviste di massa.

Quelle di gossip, i settimanali femminili, i settimanali per diventare mister muscolo, quelli che accompagnano i quotidiani.
Ovviamente li puoi comprare in edicola ma nel caso la tua coscienza non ti spinga a spendere meglio i tuoi soldi rinunciando quindi alla scoperta dei tre segreti di Fatima (come soddisfare per dieci ore a fila il/la partner, come diventare Ivan Drago in due giorni, come diventare Paperon de Paperoni… che le legga Berlusconi?), ci sono sempre altri metodi per dedicarsi a queste succulente letture.

Parrucchiera o sala d’attesa del medico. Non avendo io tutta questa attitudine a spendere giornate dalla parrucchiera e avendo il mio barbiere tutt’altro genere di letture (sempre sia lodato) ho potuto rimediare a questa lacuna andando ogni qual volta il tempo me lo permettesse di andare dal mio medico (“Cos’ha oggi?” ”Ehm… boh… mo un po di mal di gola.” ”Si prenda uno sciroppo idiota!”).

A fianco dei vari flirt di calciotori con veline, attori con veline, veline con veline (ma quante sono?) e calciatori con calciatori si affacciano con sempre più prepotenza i cuochi.

Cuochi che appaiono sicuri di sè, istrionici, dei filosofi prestati a fornelli.
Alcuni anche decisamente bravi, ma alcuni degli autentici… come dire… prendo in prestito un termine romagnolo perfetto per l’occasione… PATACA!

Quello che più mi ha colpito, in un numero in cui si chiedeva di collegare il cibo al concetto del gioco, è stato un cuoco che ha proposto niente po’ po’ di meno che la “pasta in bianco”.
Ma non quella dove il parmigiano viene tirato con olio d’oliva del miglior frantoio toscano, col burro!
Non  contento, te la serve dentro un frullatore accompagnato da un piattino col burro, “affinchè il commensale possa recuperare sia la voglia di giocare sia la fantasia condendosi da solo la propria pasta”.

Un tempo queste baggianate le sentivo riferite solamente all’alta moda.

Ma per fortuna, la risposta a tutto ciò arriva dalla Spagna, e si chiama Falsarius Chef.

Si presenta sugli schermi con tanto di naso e baffi finti (su baffi veri, un autentico bijou), occhiali stile Epifanio, grembiule da cuoco e bandana rossa, e prepara deliziosi piatti con prodotti in scatola, surgelati e via dicendo.

Il suo blog, http://cocinaparaimpostores.blogspot.com/ (cucina per impostori) sta riscuotendo un notevole successo, al quale sono seguiti, ovviamente, dei libri… come resistere alla tentazione di scrivere un libro d’altronde! Inutile dire che sono diventati dei best sellers.

I piatti? L’ultimo ad apparire sul suo Blog è il Ruscon Republicano, con ingredienti come le M&M (o qualunque caramella colorata ci tiene a precisare).

E ovviamente lo sguardo non poteva non posarsi anche sulla cucina del Bel Paese. Arroz arrisotado a la Berlusconi. Riso arrisottato alla Berlusconi (correggetemi se sbaglio), col quale intende criticare i puristi del risotto, “…talebani puristi pronti a saltarti alla gola se non usi il parmigiano o se il riso non è di alta qualità. Evidentemente davanti al risotto alcuni fanno emergere la parte più prepotente di loro. Come veri Berlusconi. Ti invitano a cena per farti provare il loro risotto e poi ti trattano come fa il politico italiano con gli immigrati romeni” dichiara sul sito de La Repubblica.

Volete stupire i vostri ospiti, volete mangiare bene spendendo e avete voglia di farvi due risate,

andate a vedere questi filmati:

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