Bologna Capitale
Chiedo a Liana, la mia collega che mi ha reso partecipe di questa, come definirla, sensazione, no meglio, esigenza, di cosa si trattasse. "Sta ne si te, pataca bulgnesa?!"
A questo punto l'orgoglio cittadino "che ancor entro mi rugge" mi porta a fare una ricerca per dimostrare la superiorità culturale bolognese. MI porto al sito ed ecco che sulla mia faccia si disegna un'espressione beata di stupore come quella di un bambino di fronte ad un enorme montagna di gelato al cioccolato ricoperto da fiumi di panna montata: "BOLOGNA CAPITALE!".
Nooo. Perchè non ci ho pensato prima io. Già mi immagino Bologna come centro nevralgico di voli internazionali, congressi, meeting, brefing ed ench on pouc ed work shop. Si, soprattutto dei gran work shop.
Con la propria rappresentate in Cempions lig (che ne so, l'Atletico Beverara!); con il Bolognese di diritto affiancato ad Inglese, Tedesco e Francese nell'inno della massima competizione calcistica europea alla faccia dell'italiano e "dolcetto in fundis" LA NAZIONALE BOLOGNESE. Inno ovviamente scritto da Mingardi, su questo non si discute.
Cosa volete aggiungere: chi pensa, progetta e sviluppa le campagne elettorali e soprattutto i manifesti della Lega è un autentico genio.
Prendete un banale manifesto come quello soprastante, banale ma estremamente diretto, l'esatto contrario degli ermetici manifesti di Cofferatiana memoria, aggiungete una mente repressa ma con fantasie ed esigenze ben chiare e delineate, generalmente non entusiasta delle novità e decisamente sensibile agli allarmismi: avrete un nuovo elettore della Lega.
Non vi basta. Guardate il manifesto sottostante.
"Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!"
Non manca nessuna di queste caratteristiche a questo manifesto.
Diretto, immediato. Anche ai più scettici non può non strappare un sorriso (vi ho visto…) ma che ai meno scettici, magari a quelli che non vedono di buon occhio tutta questa multirazzialità, più che un sorriso avrà disegnato un volto scuro.
Già li vedo aggirasi per la città, cupi, torvi. Guardando di traverso chiunque sia diverso ma con lo scintillio negli occhi "maledetti…vi ho capito maledetti".
Là, un altro elettore.
E poi quel pensaci…subliminale: non lo leggete subito ma lo cogitate come una mucca rumina il proprio pasto.
Pensate la beffa di un medio elettore di sinistra, che ha da sempre tifato per gli indiani contro John Wayne. Vedersi scippato dopo Fidel, Cuba, la Cina, l'Urss…anche uno degli ultimi baluardi: Toro Seduto. D'altronde questo fatidico elettore si sarà anche lui immedesimato nei panni dell'indiano, come il novello elettore leghista, già fantasticando sugli scalpi da mietere a destra e manca.
Ma poi passando in carrellata Berlusconi…Bondi…Elio Vito…pensando che il momento più eccitante sarebbe il riporto di Schifani non può fare altro che ammainare la bandiera rossa, entrare nel primo saloon nelle vicinanze e chiedere: "Dammi il solito, John!".
Grande Ciacco!!!!!
Stupendo!!
Vai Ciacco!
Dacci dei gran work shop!
Un tuo amico orribile (come te!).
Grazie grazie ma non è merito mio…quando hai a che fare con geni del genere è tutto molto semplice