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Scritto da nel Economia e Politica, Numero 25 - 1 Ottobre 2007 | 0 commenti

Le Narcosale

A partire dal 27 settembre, è iniziata a Torino la raccolta firme in favore dell'apertura di una narcosala. L'iniziativa, promossa dall'Associazione Radicale Adelaide Aglietta in collaborazione con Forum Droghe e Malega 9, ha immediatamente suscitato notevoli polemiche, e non solo nel capoluogo piemontese. Ma cosa sono le narcosale?

La prima “stanza del buco” fu aperta a Berna nel 1986, oggi ne esistono circa 72, ufficialmente riconosciute dagli organi preposti della Comunità Europea. Le narcosale o Fix Stube, come vengono chiamate a Francoforte, dove sono in funzione già da diversi anni, sono centri di assistenza per tossicodipendenti, all'interno dei quali si può assumere una dose di eroina sotto controllo medico. Lo scopo fondamentale di queste particolari strutture è quello di evitare il contagio derivante dall'uso di siringhe infette, e la morte per overdose provocata dalla cattiva qualità della droga iniettata.

All'interno della narcosala, il tossicodipendente viene accolto da personale medico specializzato insieme ad operatori volontari, che gli forniscono un kit contenete siringhe e aghi sterili, laccio emostatico, acido citrico, acqua distillata, cucchiaino, garze e cerotti.

Oltre ad esser considerate degli importanti strumenti socio-sanitari per il controllo della tossicodipendenza, le “stanze del buco” sono viste da alcuni come una possibile risoluzione ad alcune problematiche di sicurezza pubblica, sostanzialmente, l'esistenza di un luogo apposito in cui assumere eroina, dovrebbe significare la diminuzione di tossicodipendenti nelle strade.

Tutto ciò ha portato venti consiglieri di maggioranza torinesi, a sottoscrivere, a Palazzo Civico, una mozione per invitare l'amministrazione comunale a predisporre un piano di sperimentazione per l'apertura di una narcosala. Tema che sarà nuovamente dibattuto, tra circa due settimane, nella commissione “Sevizi sociali e gioventù”, cui prenderanno parte medici e psicologi operanti nel settore.

A Torino dunque il dibattito è aperto, e mentre la canea politica si è gia scatenata, da alcuni paesi come Belgio, Svizzera, Olanda, Spagna e Germania arrivano dati incoraggianti: nei primi cinque anni di progetto pilota, a Francoforte, i decessi per overdose sono quasi scomparsi.

Chiunque desideri firmare la petizione a favore della narcosala, può facilmente scaricare il modulo da internet, mentre per quello che mi riguarda, rispondendo al “lettore dell'arengo” che il 13 settembre chiese in bacheca un nostro parere sull'argomento: credo che se una di quelle stanze potesse salvare anche una sola persona, beh, io sarei comunque a favore della vita.

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