Orbite trafficate
Quando nel 1957 il satellite sovietico Sputnik iniziò la sua orbita solitaria intorno alla Terra era difficile immaginare l’ affollamento che ci sarebbe stato da quelle parti dopo qualche decennio.
Secondo le stime di diversi enti spaziali, circa 10.000 satelliti funzionanti stanno orbitando intorno al nostro pianeta. Un bel numero, ma ben poca cosa rispetto a carcasse di veicoli spaziali in disuso, stadi di razzi abbandonati e milioni di altri rottami di dimensioni minuscole, ma pericolose, considerato che sfrecciano a oltre 27.000 chilometri orari.
Pochi giorni fa gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale hanno dovuto sospendere le attività all’ esterno per l’ allarme causato dall’ esplosione di un satellite russo in disuso che ha generato una nube di detriti.
Fra l’ altro tutta questa spazzatura cosmica sta cominciando a diventare un problema non solo nello spazio…Recentemente il tetto di una villetta in Florida, negli Stati Uniti, è stato sfondato da un frammento di batteria della Stazione Spaziale Internazionale. Il pezzo avrebbe dovuto disintegrarsi a contatto con l’ atmosfera, ma così non è stato e i proprietari dell’ abitazione hanno chiesto un risarcimento di 80.000 dollari alla Nasa.
Un punto critico del sovraffollamento orbitale è il possibile effetto domino, più sono i satelliti, più sono i pericoli. Nell ‘eventualità di una collisione in orbita fra oggetti spaziali, verrebbero generati nuovi detriti che aumenterebbero il rischio di altri impatti.
L’ ente spaziale americano sta preparando un progetto di sostenibilità ambientale che punta a ripulire spazio intorno al nostro pianeta e condividere le risorse spaziali in modo equo e sostenibile.
“Era da tempo che ci si aspettava una misura simile”, afferma Pat Melroy, manager della Nasa. “ Già diversi settori dell’agenzia avevano abbracciato la sostenibilità per conto proprio utilizzando i propri approcci, ma ora la NASA sta per compiere uno sforzo complessivo come agenzia. “
Alla pulizia dello spazio non ci sta pensando solo la Nasa. L’Agenzia Spaziale Europea sta lavorando a un programma per ridurre entro il 2030 il rischio di collisioni tra satelliti e detriti in orbita.
Che il cielo intorno alla Terra stia diventando più congestionato della tangenziale nelle ore di punta è dimostrato da un rapporto della Nasa sull’ espansione di costellazioni artificiali nello spazio, composte da migliaia di oggetti di origine terrestre. Al momento la più grande sembra essere Starlink di SpaceX, che una volta completata potrebbe contare oltre 40.000 satelliti, numeri analoghi sono previsti dal Progetto Kuiper di Amazon.
Hera potrebbe lanciarsi nel business di ripulire lo spazio!