Mostra di Berlinguer a Bologna
Si è aperta fino al 25 agosto nelle sale del Museo Archeologico dedicate alle manifestazioni temporanee una imponente mostra su Enrico Berlinguer, un politico protagonista della storia delle Repubblica italiana.
Prima di essere accusato di partigianeria (anche se mai ho aderito al partito comunista), ricordo che alla sua camera ardente si presentò Giorgio Almirante e che questa mostra, allestita prima a Roma, è stata visitata dal presidente del consiglio Giorgia Meloni, figure entrambe che hanno riconosciuto, al di là delle opposte collocazioni, la figura storica della persona.
Il percorso espositivo si articola in cinque principali sezioni tematiche: Gli affetti, Il dirigente, Nella crisi italiana, La dimensione globale, Attualità e futuro.
La prima sezione, gli affetti, è dedicata alla rappresentazione della dimensione più emotiva, privata e familiare della vita di Berlinguer.
La seconda sezione, il dirigente, ripercorre la storia del Berlinguer dirigente di partito ricostruendo tutto il suo percorso di militanza comunista dall’iscrizione alla sezione giovanile del PCI di Sassari nel 1943, fino alla sua elezione a Vicesegretario del PCI nel 1969.
La terza, nella crisi italiana, ricostruisce il contesto di quando fu eletto Segretario del PCI nel 1972, e guidò il PCI nel pieno della crisi italiana.
La quarta sezione presenta la dimensione globale della leadership di Berlinguer. Qui vengono presentati gli aspetti salienti della sua azione politica in relazione alla dimensione internazionale: le riflessioni sui fatti del Cile, la ridefinizione del rapporto con l’Unione Sovietica, l’eurocomunismo, i movimenti di liberazione del Vietnam, la ricucitura dei rapporti con la Repubblica Popolare Cinese, per citarne solo alcuni.
L’ultima sezione, attualità e futuro, si interroga sul lascito politico di Berlinguer quale figura centrale del pantheon repubblicano, apprezzata e riconosciuta oltre i confini del proprio mondo, come ho sottolineato in apertura.
Accanto alle sezioni strettamente dedicate alla biografia politica del leader, tre focus approfondiscono elementi fondamentali del contesto storico politico degli anni in cui Berlinguer è alla guida del PCI, sulla situazione internazionale, su quella interna caratterizzata dalla violenza politica, stragi e terrorismo in Italia, e il terzo dedicato alle leggi per la cui approvazione il contributo del PCI è stato determinante, provvedimenti fondamentali per l’allargamento dei confini della cittadinanza democratica e per la costruzione del moderno Stato sociale. Infine a Bologna è stata aggiunta una sala dedicata dalla sua presenza in Emilia-Romagna.
Fra tutta la immensa documentazione mi ha colpito la sua strenua ed esplicita difesa del sistema democratico nel discorso di saluto al Congresso del PCUS nel 1977. Parole incredibili per il contesto nel quale sono state pronunciate!
Infine all’uscita, tramite un illustre ex collega amico comune, ho potuto congratularmi con la persona chiave della mostra, Mauro Roda, che mi ha raccontato le difficoltà incontrate nella raccolta dei materiali e nel superbo allestimento.
Per ogni altra informazione e per il nutrito calendario di manifestazioni collaterali bisogna visitare il sito https://mostra.enricoberlinguer.org/