Un nome da primato
Lo scorso gennaio la nave scientifica italiana Laura Bassi ha raggiunto il punto più meridionale mai esplorato nel continente antartico. Il record è stato stabilito a una latitudine di 78° 44’ 28’ sud.
Il luogo si trova all’ interno della Baia delle Balene, nel mare di Ross, dove la nave ha sostato per svolgere diverse attività di ricerca nell’ambito del progetto “Bioclever”, coordinato dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche.
Il viaggio era iniziato il 17 novembre 2022 quando la nave è salpata da Trieste. Dopo una sosta nel porto di Ravenna, per imbarcare personale e materiali, la Laura Bassi ha proseguito la navigazione verso la Nuova Zelanda. Lasciato il 5 gennaio il porto di Lyttelton ha proseguito alla volta della base italiana Mario Zucchelli, in Antartide, prima di raggiungere la Baia di Ross.
Un traguardo importante, del resto già dal nome che porta la nave rompighiaccio italiana evoca primati.
Nata a Bologna nel 1711 Laura Maria Caterina Bassi Veratti è stata la prima donna europea a essere nominata docente universitaria, ricoprendo la cattedra di biologia e fisica all’ Alma Mater bolognese. Pioniera della parità di genere e dell’ emancipazione femminile, Laura Bassi non si stancò mai di lottare per ottenere il riconoscimento delle stesse condizioni accademiche dei colleghi docenti uomini.
Era una donna molto intelligente e la fama del suo talento raggiunse un personaggio molto influente: il cardinale Prospero Lambertini, arcivescovo di Bologna, che successivamente sarebbe salito al soglio pontificio come papa Benedetto XIV. Di mentalità aperta alle idee illuministiche che si stavano affermando nel tempo, il religioso divenne un autorevole sostenitore della giovane scienziata.
Laura Bassi riuscì a conciliare la carriera accademica e gli impegni famigliari. Si sposò con il medico ed esperto di fisica Giuseppe Veratti e divenne madre di otto figli.
La scienziata ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione in Italia della filosofia naturale newtoniana e delle prime ricerche sull’elettricità. Un eminente scienziato bolognese dell’ epoca, Eustachio Manfredi, disse di lei: “Meraviglia del suo sesso e decoro della patria”.
Laura Bassi fu la prima donna ad entrare a far parte dell’ Accademia delle scienze di Bologna. Per la nomina fu determinante l’influenza di papa Benedetto XIV che creò un venticinquesimo posto in soprannumero, destinato a lei, rispetto all’organico di ventiquattro membri.
Con il marito allestì un laboratorio di fisica nella loro abitazione dove, oltre a ricerche ed esperimenti, Laura Bassi tenne per quasi trent’anni corsi di fisica sperimentale. Le sue lezioni erano seguite prevalentemente da studenti di medicina e filosofia.
La scienziata morì improvvisamente il 20 febbraio 1778, il giorno precedente aveva partecipato a una seduta dell’Accademia delle scienze. La sua tomba si trova nella chiesa del Corpus Domini, insieme a quella del marito e di un altro scienziato bolognese: Luigi Galvani.