Una nuova straordinaria struttura, purtroppo nata in un brutto momento
Tanto tuonò che piovve! Finalmente dopo anni prima di discussioni, poi i doverosi tre anni per realizzarla rispettati in pieno, infine altri due anni per perfezionare le pratiche per questa opera unica in Italia e quindi con qualche problema di identificazione burocratica, è stato aperto al traffico il People Mover (PM). In sette minuti integra il Marconi con lo snodo ferroviario più importante d’Italia e, attraversato il viale, con l’autostazione che prevede servizi pullman per tutta la Provincia, l’Italia e l’Europa!
Come ogni innovazione è stata accolta da critiche, prevalentemente purtroppo suscitate dall’antipatia nei confronti della Amministrazione che, finalmente, dopo anni ha fatto qualcosa di straordinario. Se questo è estremamente difficile da ammettere per chi simpatizza per l’opposizione, in un paese serio almeno in questo caso dovrebbe suscitare l’unanime plauso per la lungimiranza della realizzazione che si presenta molto efficiente.
Certamente il momento dell’avvio è assolutamente sfortunato infatti fu calcolato per andare in pareggio con la stima prudente di un milione di passeggeri l’anno, quando il vecchio e lento collegamento via autobus ne portava 800.000. Nel 2019 quasi 10 milioni di persone hanno affollato l’aeroporto, con oltre cento voli giornalieri, ora, invece, si ritrova uno scalo vuoto con pochissimi voli e passeggeri falcidiati dal Covid.
Ma questa struttura durerà a lungo e quindi potrà affermare la sua fondamentale importanza e smentire tutte le critiche malevoli!
Premetto, per correttezza, che io sono un fan di questo genere di trasporti: andai a Italia ’61 a Torino per salire sulla prima monorotaia italiana, purtroppo successivamente abbandonata e smantellata; sono stato a Venezia e Pisa e percorso apposta gli analoghi collegamenti recentemente attivati, ma questa opera è veramente entusiasmante!
Dalla stazione AV di via Carracci (raggiungibile anche dai binari tradizionali) una corta rampa collega con la fermata del PM. Il biglietto può essere fatto in internet, acquistato presso le biglietterie automatiche, oppure pagato direttamente con la carta di credito contactless che strisciata all’uscita addebiterà la corretta tariffa. Le tariffe sono differenziate se si scende al Lazzaretto, dove l’insediamento della Facoltà di Ingegneria è in espansione e un mega quartiere è in costruzione, oppure al capolinea. Qui giunti si scende direttamente al piano delle partenze dove sono i Check in; per ritornare a Bologna la rampa è subito alla sinistra dell’uscita degli arrivi e in pochi passi si è alla Stazione Ferroviaria!
Il viaggio è fulmineo, e bisogna tenersi stretti agli appigli per non cadere, tre minuti e si è alla fermata intermedia (dove ha sede la Sala comando e il parcheggio delle vetture) e altri tre si è arrivati. Il panorama sarebbe fantastico, se i vetri non fossero parzialmente oscurati dalla pubblicità, che solo San Luca riesce a perforare…
Grazie all’accredito stampa ho potuto visitare la Sala dove ho appreso che tutto è guidato dal computer (partenza, accelerazione, frenata ecc.), mentre il personale specializzato osserva dalle 34 telecamere e dalle infinite spie luminose, che tutto proceda regolarmente, pronto a intervenire esclusivamente se ci fossero problemi.
In conclusione tutti i cittadini di Bologna dovrebbero essere orgogliosi di questa infrastruttura avanzata che la pone all’avanguardia mondiale, sia come tempo di percorrenza, sia per il livello tecnologico e per i collegamenti fra uno scalo aereo e un centro città!