Flat Tax più dubbi che certezze
Alzi la mano chi a priori può dirsi sfavorevole alla riduzione delle tasse. Su un eventuale o presunto taglio delle tasse in Italia ma anche altrove spesso si sono vinte le elezioni. La decantata Flat Tax presente al punto 11 del Contratto di Governo LegaStellato è una sorta di “Mini Flat Tax” diversa, assai più soft rispetto a quella originariamente proposta durante la campagna elettorale. Tecnicamente parlando, tale imposta è una forma di tassazione del reddito resa lievemente progressiva da una deduzione universale alla base con aliquote del 15% come pubblicizzato dalla Lega in campagna elettorale, del 20% oppure del 25%. Attualmente nel mondo è in vigore in 36 paesi, nell’ elenco spiccano le Seychelles, Trinidad e Tobago ma anche diversi paesi dell’est europeo come ad esempio Ucraina, Romania e Bulgaria. I suoi sostenitori evidenziano che attraverso la Flat Tax si incoraggerebbe l’emersione del sommerso in quanto renderebbe addirittura sconveniente sottrarsi agli obblighi fiscali. Ma in un paese ad alto rischio di evasione fiscale come il nostro l’eventuale emersione del sommerso dipende da parecchi fattori non esclusivamente dall’aliquota in vigore sia essa del 5% piuttosto che del 25%. Secondo l’ultima versione la Flat Tax entrerebbe in vigore a partire dal 2019 (con conseguente abolizione delle attuali deduzioni e detrazioni fiscali) in modo graduale nel corso dei prossimi quattro anni dopo l’approvazione della prossima Legge di Bilancio. Entro fine legislatura infatti sono previste appena due aliquote una del 23% per i redditi al di sotto dei 75 mila euro ed una seconda pari al 33% per quelli superiori ma tutto potrebbe ancora cambiare anche perché l’Unione Europea potrebbe addirittura respingere la proposta di Legge di Bilancio evento sinora mai accaduto (è di qualche giorno la notizia che i mercati hanno bocciato il DEF). Eventuali risparmi sarebbero praticamente nulli per i redditi più bassi così come per le famiglie monoreddito. Un problema al quale andrebbe incontro la Flat Tax che fra gli altri non piace neppure ai Giovani di Confindustira è di legittimità costituzionale. L’articolo 53 della Costituzione prevede infatti che il sistema tributario debba basarsi su criteri di progressività. In questo caso non tanto la singola imposta ma l’intero sistema rischierebbe seriamente di trasformarsi da progressivo a regressivo. La Legge di Bilancio che si preannuncia ricca di novità non è ancora entrata nel vivo staremo a vedere quel che accadrà certo è che la Flat Tax sarà uno dei provvedimenti più controversi.