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Scritto da nel Numero 145 - 1 Novembre 2017, Scienza | 0 commenti

Anteprima del Festival della Scienza a Savona

Anteprima del Festival della Scienza a Savona

Negli anni passati sono stato più volte al Festival della Scienza di Genova e ho condiviso la mia esperienza sull’Arengo del viaggiatore.

Questa estate ho imparato che a ottobre ci sarebbe stata una anteprima la settimana precedente a Savona.

Con mio fratello decidemmo che non potevamo perdere questo appuntamento. Il 18 avevo lezione fino alle 13, finita la lezione mi sono precipitato a casa dove mia moglie aveva già il motore acceso e a tempo di record ci ha portati al Priamar giusto in tempo per l’inaugurazione alle ore 16.30, apertasi con un saluto dallo spazio di Paolo Nespoli e chiusa dal Sindaco di Savona avv. Ilaria Caprioglio giustamente fiera di questa iniziativa cittadina, alla quale anche il Comune ha dato il suo sostegno.

I “CONTATTI“, parola chiave del Festival della Scienza 2017, sono stati sviluppati dall’Associazione “Giovani per la Scienza” come percorso dal macrocosmo al microcosmo e dalla fisica classica alla fisica quantistica in un itinerario con 26 esperimenti interattivi collocati in 9 postazioni e illustrati da 24 pannelli, che sono stati visitati un anteprima al termine della cerimonia inaugurale.

Tutti gli esperimenti sono stati costruiti e presentati da giovani dell’Associazione “Giovani per la Scienza” dai 14 anni in su, coordinati dai soci universitari.

Si iniziava dalla meccanica, provando a capire insieme cosa siano la quantità di moto e il momento angolare per arrivare all’atomo di Bohr e alla quantizzazione del momento angolare. Si faceva poi ricostruire ai giovani visitatori le funzioni trigonometriche e il moto armonico, quindi il passaggio all’elettromagnetismo portava dalle macchine elettrostatiche fino alla corrente alternata e al motore asincrono, per culminare nell’esperimento dell’uovo di Tesla. Si proseguiva con lo studio del vuoto, fondamentale per gli esperimenti di fisica atomica, nati come esperienze di scariche elettriche in tubi a vuoto. La postazione dell’ottica collegava il mondo macroscopico e quello microscopico, dalla interferenza nell’acqua all’interferenza della luce, all’interferenza degli elettroni. In seguito la sezione di chimica e biologia ha cercato di far vedere come dalla fisica quantistica si arrivi alla doppia elica del DNA. A concludere l’interessante e stimolante percorso alcuni esperimenti sulla tecnologia moderna, riguardanti l’elettronica e l’informatica, dalla informatizzazione di una serra alla logistica con la smart mobility.

Nei giorni successivi gli spazi sono stati invasi al mattino da ragazzini delle scuole e al pomeriggio dai cittadini savonesi.

Insomma una iniziativa che ha riempito di orgoglio anche due savonesi dispersi a Bologna da più di mezzo secolo!

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