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Scritto da nel Numero 142 - 1 Luglio 2017, Tempo e spazio liberi | 0 commenti

Le pagelle delle serie A 2016-2017

Le pagelle delle serie A 2016-2017

Sesto scudetto di fila per la Vecchia Signora (record assoluto in serie A) che a metà maggio conquista anche la 12° Coppa Italia della sua storia. La Champions invece resta ancora un tabù. In un’afosa domenica di fine maggio Francesco Totti alla veneranda età di 41 anni saluta l’Olimpico in una cerimonia che probabilmente rimarrà agli annali del calcio. Puntare sul vivaio paga sempre, dopo 26 anni l’Atalanta torna meritatamente in Europa. Stagione più che positiva anche per la Lazio di Simone Inzaghi che termina la stagione al 5° posto. Il Napoli gioca un bel calcio, ma non riesce ad evitare i preliminari di Champions League. Fra le note positive troviamo anche la salvezza del Crotone, le conferme di Sassuolo e Chievo ed il buon lavoro di Giampaolo alla Sampdoria. Ancora una stagione deludente per le milanesi. Male anche Fiorentina e Genoa. Retrocessioni meritate per Pescara, Palermo ed Empoli.

Atalanta 9 stagione da incorniciare, Gasperini si rivela una scommessa vincente. Un collaudato 3-4-1-2 che spesso diventa 3-4-3 e, all’occorrenza, a seconda delle caratteristiche dell’avversario, si trasforma anche in 4-3-3. Parte male in agosto (due sconfitte di fila), ma ai primi di ottobre la vittoria sul Napoli cambia volto alla stagione. Petagna, Spinazzola, Caldara e Conti convocati in Nazionale. Da inizio stagione ad oggi la Dea è la squadra che ha visto aumentare maggiormente il valore della propria rosa. Con ogni probabilità si tratta della miglior stagione in 110° anni di storia: 72 punti e 4° posto. A Bergamo non era mai successo. Cameriere, champagne!

Bologna 6 senza infamia e senza lode, salvezza virtualmente raggiunta ai primi di marzo. I ragazzi di Donadoni non hanno certo brillato per il bel gioco. Capitan Gastaldello si conferma una garanzia per il riparto arretrato, in evidenza anche il giovane difensore Adam Masina, delude un po’ Mattia Destro nonostante gli 11 centri stagionali. Da lui forse ci si aspetta di più.

Cagliari 6,5 come il Bologna è salvo con largo anticipo, Rastelli fresco di rinnovo ha fatto sicuramente un buon lavoro. Bruno Alves 35 anni, campione d’Europa con il Portogallo la scorsa estate, è il giocatore con più minuti giocati, esperienza e carattere hanno dato solidità alla difesa rossobl, ha da poco lasciato la Sardegna per una nuova esperienza in Scozia tra le fila dei Rangers di Glasgow. Stagione positiva anche per Pisacane provato più volte al centro della difesa e per il terzino Nicola Murru. Da neopromossa chiude la stagione a 47 punti e si piazza da sola all’undicesimo posto.

Chievo 6,5 positiva anche la stagione dei mussi volanti, con il materiale a disposizione Rolando Maran ha fatto sicuramente un ottimo lavoro. Roberto Inglese va in doppia cifra, 10 goal per lui, una menzione speciale anche per Sergio Pellissier, classe 1979 da Aosta, 9 centri in questa stagione. Una squadra operaia questo Chievo, non particolarmente bella da vedere che termina la stagione con 43 punti al 14° posto. Una salvezza più che meritata.

Crotone 7,5 un girone di ritorno a dir poco straordinario, a nove giornate dal termine i ragazzi di Davide Nicola avevano ben 8 punti di svantaggio dall’Empoli quart’ultimo. Domenica 28 maggio battendo allo “Scida” la Lazio si avvera il miracolo. E’ salva con appena 34 punti, fra i migliori della rosa il portiere Cordaz (a tratti davvero insuperabile) e la punta Falcinelli. Commovente la lettera con la quale mister Nicola dedica la salvezza al figlio scomparso nell’estate del 2014 all’età di 14 anni.

Empoli 4,5 Le due belle vittorie in trasferta su Milan e Fiorentina (quest’ultima partita sentitissima per gli empolesi) non cancellano una stagione deludente culminata con la retrocessione dopo la sconfitta avvenuta a Palermo in occasione dell’ultima giornata. Gli uomini di Martusciello hanno peccato di presunzione, credendo di avere la salvezza in tasca a metà gennaio. In estate, l’acquisto di Gilardino (ceduto al Pescara durante il mercato invernale) è stato un vero e proprio flop, male anche Mchedlidze, fra le poche note positive il terzino Laurini insieme all’ex viola Pasqual. Retrocede con 32 punti chiudendo al terz’ultimo posto.

Fiorentina 5 premessa, Paulo Sousa è un signor allenatore e farà sicuramente una bella carriera, ma nel bene e nel male il suo ciclo a Firenze è terminato. Al tecnico portoghese va dato atto di aver lanciato una delle poche note liete della stagione viola Federico Chiesa (figlio d’arte) attaccante 19 enne che lo scorso aprile ha varcato le porte del ritiro azzurro. Bene anche Nikola Kalinic capocannoniere della squadra con 15 centri. L’ottavo posto per una piazza come Firenze è giusto il minimo sindacale, l’anno prossimo può solo migliorare.

Genoa 4 non è retrocesso solo perché dietro c’è chi ha fatto addirittura peggio, dopo un buon inizio la squadra del presidente Preziosi è andata via via smarrendosi. Le cessioni dei pezzi pregiati nel mercato di gennaio (Pavoletti a Napoli e Rincon alla Juventus) non hanno certo aiutato mister Juric esonerato e in seguito richiamato dopo la breve parentesi Mandorlini (per lui 1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte). Più che buona la stagione del giovane Diego Pablo Simeone detto “El Cholito” che chiude il campionato con 12 goal. 36 i punti finali: fosse capitato lo scorso anno sarebbe stata serie B diretta.

Inter 4 tre allenatori esonerati in 8 mesi (anche se nel caso di Mancini è più giusto parlare di risoluzione consensuale) un mercato estivo che ha ricordato i fasti morattiani (Gabigol, Ansaldi, Joao Mario, Candreva e Banega solo per citarne alcuni) per un 7° posto che lascia la c.d. “beneamata” fuori dall’Europa. Un Icardi che pur non brillando certo per la sua simpatia, segna in totale 24 goal come il Pipita Higuain. L’acquisto di Gagliardini dall’Atalanta rappresenta anche un ottimo investimento per il futuro. Una squadra che nel complesso spesso è apparsa un po’ troppo svogliata eccezion fatta per Handanovic, D’Ambrosio ed Eder.

Juventus 9 non ci fossero stati i secondi 45° minuti di Cardiff la stagione sarebbe stata da 10 cum laude. Si parla ancora di “campionato cannibalizzato”, ma è la semplice verità. Terzo doplete consecutivo, sesto scudetto consecutivo record assoluto per la serie A. Una squadra ordinata e messa in campo alla perfezione da mister Allegri fresco di rinnovo. Gonzalo Higuain pagato profumatamente la scorsa estate si è confermato il centroavanti prolifico di cui la Vecchia Signora aveva bisogno: 24 goal in campionato, 5 in Champions e 3 in Coppa Italia. La fantastica doppietta di Paulo Dybala al Barca degli invincibili resterà nella storia per molto tempo. Nonostante l’inevitabile avanzare dell’età la solidità difensiva della BBC è una garanzia per altri due anni, buona anche la prima stagione di Pjanic in bianconero. Menzione speciale per Mario Mandzukic, impegno, dedizione e tanto agonismo.

Lazio 7,5 il sogno del presidente Lotito era quello di affidare la panchina a Marcelo Bielsa “El Loco”, ma il destino ha voluto che Simone Inzaghi continuasse la sua avventura in biancoceleste. Legatissimo all’ambiente Inzaghi ha trasformato buoni giocatori come De Vrij, Biglia, Felipe Anderson, Milinkovic e Keita in ottimi giocatori. Immobile dopo stagioni travagliate chiude il campionato con ben con 23 goal. La doppia semifinale di Coppa Italia dove i biancoazzurri hanno eliminato una Roma sulla carta decisamente superiore, non è che l’emblema della stagione, la Coppa sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Chiude la stagione con 70 punti al 5° posto che equivale all’accesso diretto ai gironi di Europa League.

Milan 5,5 ho sempre considerato Montella un allenatore sopravvalutato, ma quest’anno ad essere sinceri,

forse ha più meriti che demeriti. Stagione non particolarmente brillante in casa Milan, dove oltre a Donnaruma le certezze sono rappresentate da Romagnoli, Abate e Jack Bonaventura (girone d’andata quasi strepitoso poi l’infortunio). Forse ci si aspettava qualcosa in più da Davide Calabria difensore di belle speranze cresciuto nel vivaio ma ad oggi non ha neppure 21 anni. Avrà tempo per crescere. In totale i punti sono 63 e per accedere al “tabellone” di Europa League i rossoneri dovranno disputare i preliminari.

Napoli 7,5 pur non avendo grandi simpatie per mister Sarri, devo riconoscere che per lunghi tratti del campionato questo Napoli ha espresso un gran bel calcio divertente e spettacolare, miglior attacco del campionato con ben 94 goal. Mertens è il vicecapocannoniere del torneo con ben 28 goal all’attivo. Sarà interessante capire la collocazione di Milik abile e arruolato per la prossima stagione dopo il bruttissimo infortunio di inizio campionato. Stagione straordinaria anche per lo stopper camerunense Kalidou Koulibaly. Gli azzurri terminano la stagione con 86 punti (record assoluto per i partenopei) che però non sono stati sufficienti per agguantare il secondo posto. Ad agosto inoltrato Sarri sarà impegnato con i preliminari di Champions League.

Palermo 4 inizia la stagione con in panchina l’esperto Ballardini, poi a seguire nell’ordine De Zerbi, Corini, Lopez e infine Diego Bortoluzzi. Anche in questo caso il problema forse non era l’allenatore. In una stagione da dimenticare si salvano solamente Rispoli e la sorpresa Ilija Nestorovski, centroavanti macedone che ha fatto vedere cose interessanti. La stagione si chiude con una vittoria al Barbera ai danni dell’Empoli per 2a1 che condanna anche i toscani alla serie cadett, 26 punti ed inevitabilmente penultimo posto. Del resto chi semina raccoglie. La nuova società avrà da lavorare parecchio per riportare i rosanero in serie A.

Pescara 4 due vittorie (quella a tavolino non la contiamo) in 38 partite riassumono al meglio la stagione del Delfino. Squadra non attrezzata per la massima categoria nonostante alcuni giovani volenterosi e uomini di esperienza come Hugo Campagnaro, Simone Pepe e Alberto Aquilani. Dopo l’esonero di mister Oddo, autore della splendida cavalcata verso la promozione la stagione precedente, a metà febbraio è arrivato Zeman nonostante la salvezza fosse già all’ora un autentico miraggio, i punti di distacco dalla quart’ultima infatti erano ben 13. Si sono comunque distinti il terzino Zampano, il mediano Verre e l’attaccante Caprari.

Roma 7,5 in estate dopo la partenza di Pjanic direzione Torino (buona la sua prima stagione in bianconero) i giallorossi sono protagonisti di un buon mercato, Mario Rui, Juan Jesus, Fazio, Vermaelen e Bruno Peres solo per citare i volti più noti. Inizia la stagione nel peggiore dei modi uscendo dalla Champions League al turno preliminare pareggiando 1 a 1 ad Oporto per naufragare all’Olimpico nella gara di ritorno con un 0 a 3 senza appello. Il campionato della Roma è nel complesso più che buono, i giallorossi cercano di tenere il passo della Juve e alla fine i punti di differenza con i bianconeri saranno appena 4. 87, quelli finali che costituiscono il record assoluto per i giallorossi ed un secondo posto che vale l’accesso diretto ai gironi della Champions League. Ottima la stagione di Kevin Strootman così come quella di Nainggolan, Edin Dzeko da Sarajevo con 29 goal in 37 partite vince la classifica cannonieri. Dopo 25 stagioni in giallorosso, Francesco Totti (che durante l’anno ha avuto parecchi dissidi con mister Spalletti) saluta il suo Stadio congedandosi dalla sua gente con una lettera a cuore aperto. Un addio commovente. In bocca al lupo per tutto capitano…

Sampdoria 6,5 stagione positiva per i ragazzi di Giampaolo. Un 4-3-1-2 decisamente equilibrato. Valorizzazione dei giovani, Schick (richiesto dalle big di mezz’Europa e poi finito alla Juve), Torreira, Linetty e Skriniar su tutti. Il mediano Barreto ed il centrale difensivo Silvestre hanno riscattato al meglio la passata stagione. Quagliarella inossidabile e un Muriel finalmente più costante rispetto alle annate precedenti (11 goal in 31 partite, molti dei quali “pesanti”). Decisamente sotto la sufficienza i terzini, Dodo inadeguato, Regini fuori ruolo e un Pavlovic volenteroso, ma con qualche pecca di troppo. Due derby vinti (supremazia cittadina), due vittorie a San Siro e uno spumeggiante 3 a 2 in casa contro la Roma a fine gennaio. Peccato per le ultime partite perse un po’ sottogamba. Decimo posto e 49 punti finali. Si può solo migliorare.

Sassuolo 6,5 in una stagione dove gli infortuni hanno fatto da padrone, in particolar modo nel girone di andata, il Sassuolo di Di Francesco si conferma come una delle migliori realtà del campionato. Supera il preliminare di Europa League e ai gironi si toglie la soddisfazione di superare al Mapei Stadium los leones dell’Athletic Bilbao con un 3 a 0 che probabilmente passerà alla storia. Esce quindi dall’Uefa onorando a dovere tale competizione a differenza di altre “big” italiane o presunte tali che inspiegabilmente continuano a snobbare la Coppa. Si distinguono fra gli altri, Acerbi (ultima stagione in Emilia), Politano, Berardi, Matri e Ragusa. Dodicesimo posto e 46 punti, inevitabilmente gli infortuni ed il doppio impegno hanno inciso non poco sulla classifica finale.

Torino 5,5 inutile negare che dai granata ci aspettava qualcosina in più. Buone le prestazioni fra le mura amiche mentre nelle gare giocate in trasferta si è vista qualche lacuna di troppo. Una delle note positive della stagione per i tifosi granata è stata l’inaugurazione del nuovo Filadelfia, che dalla prossima stagione ospiterà gli allenamenti della prima squadra e della Primavera la quale vi disputerà anche le partite casalinghe. Dopo un inizio così così, Joe Hart saluta Torino lasciando di sé un buon ricordo, la sua stagione in maglia granata nel complesso è stata positiva. Il Gallo Bellotti per la gioia del CT della nazionale Giampiero Ventura segna in tutto 26 goal. Nono posto finale e 53 punti. L’anno prossimo deve fare di più.

Udinese 6,5 ai primi di ottobre viene esonerato Beppe Iachini ed al suo posto arriva Gigi Del Neri. Friuliano di Acquileia nonché fiero maestro del 4-4-2. Nel corso della prima parte di stagione, prima di infortunarsi nella partita contro la Juventus, si è messo in evidenza il giovane centrocampista Seko Fofana, ivoriano classe 1995. Più che buona anche la stagione per De Paul, Danilo (una vera e propria garanzia là dietro) per il giovanissimo Jankto e Thereau, Duvan Zapata titolare inamovibile per Del Neri finisce in doppia cifra. L’anno scorso i friulani si salvarono all’ultima giornata quest’anno totalizzano sei punti in più e chiudono a quota 45 punti al tredicesimo posto da soli.

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