Simeone – Atletico numeri da record
Fedelissimo del modulo 4-4-2, attento ad ogni minimo dettaglio (vogliamo definirlo perfezionista?) un’organizzazione difensiva a detta di molti “maniacale”. Con ogni probabilità la buonanima di Gianni Brera stravedrebbe per lui. Stiamo parlando di Diego Pablo Simeone Gonzalez, più comunemente conosciuto come “El Cholo”, sulla panchina dei colchoneros dalla viglia di Natale del 2011, quando raccolse una squadra al 10° posto in Liga demotivata e priva di idee, sino ad oggi. Fra le sue qualità migliori vi è senza dubbio quella di far rendere al massimo gli uomini a disposizione, i suoi discepoli più fedeli sono il terzino Juanfran e lo stopper Godin, colui che con un goal di testa nei minuti finali eliminò l’Italia dagli ultimi mondiali brasiliani. Simeone in questi cinque anni ha costruito una macchina da guerra quasi perfetta, dove ogni singolo giocatore è valorizzato al massimo per le proprie caratteristiche. Un pressing asfissiante, marcature raddoppiate, spesso triplicate con il contropiede che sovente diventa l’arma per il successo. Una squadra operaia che bada al sodo. In questo caso una strategia vincente per chi ha un budget sicuramente limitato se paragonato a quello di Barcelona o Real Madrid. In 5 anni sulla riva del fiume Manzanares 5 titoli conquistati ossia 1 Liga (l’ultima era stata vinta nel 1996 con lui in campo), 1 Coppa di Spagna o meglio Copa del Rey, 1 Super Coppa di Spagna, 1 Coppa Uefa e 1 Super Coppa d’Europa e ben due finali di Champions League svanite per un soffio contro i rivali di sempre del Real, ma qui è bene evidenziarlo, nessuna o meglio, quasi nessuna lacrima versata, ma tanto orgoglio. In questo quinquennio i colchoneros si sono confermati su livelli altissimi nonostante partenze illustri come quelle di Sergio Aguero, Diego Costa, Falcao e Arda Turan. Il contratto del Cholo scade a giugno 2018 e la Champions League è l’unico trofeo che manca nella sua bacheca.
Per gli amanti delle statistiche iniziamo raccontando che Simeone è l’unico allenatore di questo quadriennio ad esser sempre approdato ai quarti di finale di Champions League ad ogni stagione. Non male, se si pensa ad alcuni club attivissimi sul mercato (Psg, Chelsea o Manchester City ad esempio) spesso stoppati agli ottavi o, ancor prima, ai gironi eliminatori. Il tecnico argentino alla guida dell’Atletico Madrid (Atletì nel gergo comune) dal dicembre 2011 risulta, numeri alla mano, il miglior allenatore della storia del club anche in percentuale di vittorie, considerando appunto il rapporto partite vinte-partite giocate. Con El Cholo l’Atletico nel 2013 ha ricominciato a vincere i derby contro gli storici rivali del Real. Dal 1999 al 2013 infatti erano state solo sconfitte o, alla meglio, pareggi. Nella pluricentenaria storia dell’Atletico Madrid non vi è altra persona che abbia fatto guadagnare tanti soldi al club come Simone tra ricavi derivanti dalla Champions League per meriti sportivi (ad ogni passaggio del turno arrivano soldi freschi nelle casse dei club interessati) e introiti relativi al cosiddetto “market pool”(ossia i diritti tv che versano ai singoli club le televisioni nazionali). Dall’inizio dell’era Simeone l’Atletico Madrid è infatti passato dal 23° al 13° posto nella classifica virtuale dei club più ricchi del continente. Grasso che cola di questi tempi. Nel mentre godiamoci questa nuova semifinale.