Museo Civico Medievale a Bologna
Come avevo scritto il mese scorso poiché lo avevo visitato non molti anni fa, era stato escluso dal giro dei musei cittadini. La visita pasquale di amici che desideravano vederlo è stata invece occasione per ritornarci.
Le opere che costituiscono il nucleo più rilevante del museo sono in gran parte testimonianze della vita medievale bolognese, a partire dai manufatti altomedievali dei secoli VII-IX, fino alla grande statua di Bonifacio VIII in lastre di rame dorato, opera di Manno Bandini da Siena (1301), eseguita in ricordo dell’impegno profuso dal Papa per mettere fine alla guerra tra Bologna e Ferrara. Vicino alla scultura trova posto un illustre documento degli inizi del Trecento, il grande piviale di manifattura inglese con Storie della vita di Cristo e della Vergine, esempio tra i più rilevanti di “opus anglicanum”.
La parte che mi commuove di più è quella dedicata, come consuetudine in uso durante il Medioevo nelle maggiori città universitarie d’Italia, ai monumenti funebri scolpiti per i dottori dello Studio: la tipologia del dottore in cattedra colto nell’atto di impartire lezioni ai suoi studenti (sepolcro di Bonifacio Galuzzi, opera di Bettino da Bologna, arca di Giovanni d’Andrea), vedere le espressioni degli allievi e dei docenti mi spinge a confrontarle con la mia esperienza diretta, beh sono diverse e non credo ciò sia dovuto solo al fatto che allora erano materie giuridiche. Inoltre sono certo che la mia tomba sarà decisamente molto meno imponente!
Arricchiscono la raccolta del museo l’ampia selezione di avori francesi ed italiani, preziosi vetri muranesi, un numero considerevole di armi e armature, numerose e rare testimonianze della vita di corte bentivolesca che annoverano, accanto ad oggetti di raffinata manifattura (lo stocco di Ludovico Bentivoglio, il corno bentivolesco, la coppia di fiasche), imprescindibili documenti di scuola ferrarese del XV secolo.
Corpose sezioni del museo sono infine dedicate all’arte della scultura bolognese in bronzo rinascimentale e barocca (modello per il Nettuno del Giambologna, San Michele Arcangelo di Algardi, busto di Gregorio XV Ludovisi di Bernini) e all’arte della miniatura bolognese, con celebri esemplari di corali, statuti delle società d’arte e libri liturgici appartenuti ai secoli XIII-XVI.
Il Museo allestito nella attuale sede nel 1985 ha criteri espositivi moderni, con i pezzi disposti in modo ordinato e molto fruibile, e non può essere tralasciato dagli amanti di questo periodo per la completezza dei suoi contenuti.
Per ulteriori informazioni consultate il sito http://www.museibologna.it