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Scritto da nel Numero 140 - 1 Maggio 2017, Politica | 0 commenti

Gibilterra e la Brexit

Gibilterra e la Brexit

Tra le ricadute della Brexit che la diplomazia europea si vede costretta a gestire c’è sicuramente la spinosa questione legata a Gibilterra.
La rocca, collocata dove un tempo c’erano le Colonne d’Ercole, il limite estremo del mondo conosciuto, fu strappata dagli Spagnoli agli Arabi durante la reconquista della Penisola Iberica nel 1501. Rimase sotto la Corona spagnola fino al Trattato di Utrecht del 1713 che mise fine alla guerra di successione spagnola e che sancì la cessione della proprietà (ma non della sovranità!) di Gibilterra al Regno Unito.
Su un cavillo giuridico si sono quindi basate nei secoli le rivendicazioni spagnole per impadronirsi nuovamente della rocca, rivendicazioni oggi rinverdite dall’incertezza legata proprio alla Brexit.
Non è la prima volta che la fedeltà di Gibilterra alla Corona britannica viene messa in discussione: nel 1967 si tenne il referendum per il “remain” – vinto con il 99% dei voti dai sostenitori  del Regno Unito – e nel 2002 il referendum bocciato per la sovranità condivisa tra UK e Spagna.
L’aria oggi è però cambiata visto che al referendum sulla Brexit, sui 30 mila abitanti, il 96% degli aventi diritto al voto ha scelto di rimanere nell’Unione Europea. A complicare la situazione si sono poi aggiunte le linee guide dell’Unione  per la gestione dell’uscita della Gran Bretagna che recita “Dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, non sarà fatto alcun accordo tra l’Unione e il Regno Unito riguardo al territorio di Gibilterra senza un accordo tra Spagna e Regno Unito” che tradotto potrebbe significare un diritto di veto per la Spagna rispetto agli accordi tra UE e UK.
Ovviamente le rivendicazioni spagnole non sono legate esclusivamente a motivi di orgoglio, le ragioni sono soprattutto economiche e di “dumping” fiscale – l’imposta sul reddito delle società è a Gibilterra del 10% contro il 25% della Spagna – e legate all’annoso problema dell’aeroporto di Gibilterra – la Spagna non riconosce la sovranità del Regno Unito sull’istmo dove sorge.
I negoziati sulla Brexit sono aperti, un passaggio obbligato che ci dirà se l’Unione Europea sarà in grado di reggere il “colpo” britannico e di rilanciare una nuova fase capace di affrontare i veri (!) problemi del continente.

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