Settembre sorride ad Expo
Il passaporto è il souvenir più gettonato. Costa la bellezza di 5 euro, si compone di 24 pagine (contro le 48 dei “veri passaporti”) e consente di collezionare i timbri di quasi tutti i padiglioni. Una sorta di “carta del pellegrino” di Expo che ricorda la credenziale del pellegrino di Santiago di Compostela. Ma, per collezionare 137 visti sul “passaporto”, forse una giornata intera non basta.
Negli ultimi giorni si sono viste code oceaniche per accedere ai padiglioni di Giappone, Kazakistan e Brasile, ma non si scherza neppure per Germania, Emirati Arabi, Italia, Israele, Austria e Marocco.
Il mese di settembre che si è chiuso con il concerto della storica band cilena degli Inti-Illimani è stato sicuramente tra i più favorevoli con oltre 3 milioni di visitatori. Ad agosto sfidando un caldo a dir poco torrido sono stati quasi 3 milioni e mezzo coloro he hanno varcato i cancelli di Expo 2015. In occasione dei fine settimana poi il pienone è più che una certezza. Ogni evento (anche insignificante) è causa di lunghe adunate.
Entrando all’Esposizione in un giorno infrasettimanale è facile notare comitive di anziani organizzatissimi e anche piuttosto agguerriti affiancati in coda da allegre e goliardiche scolaresche accompagnate dai soliti instancabili insegnanti oltre agli immancabili turisti stranieri in short e cappellino. La sera invece è facile trovare le classiche coppiette alla ricerca di un ristorante etnico o uomini d’affari incravattati reduci da qualche convegno alla ricerca di un tavolo libero per potersi sedere a cena. Ovviamente ci sono ristoranti per tutte le tasche. Con una ventina di euro a testa si cena senza problemi. Per chi avesse fretta i vari “chioschi” offrono svariate alternative low-cost. Nell’ultimo periodo pare che i ristoranti più gettonati siano oltre al solito Giapponese quelli di Vietnam e Angola.
Chi è intenzionato a visitare l’Esposizione nel mese di ottobre un consiglio: evitare il sabato. Dati alla mano è il giorno con più visitatori in assoluto. Forse, a questo punto, è meglio la domenica. E occhio agli infrasettimanali, con l’inizio delle scuole le scolaresche stanno tornando prepotentemente alla carica.
Alla luce del fatto che in una giornata visitare 137 padiglioni è più che un’impresa anzi diciamolo pure, è impossibile, è bene informarsi e decidere anzitempo cosa visitare scegliendo se possibile padiglioni meno battuti, ma non per forza meno interessanti.