La grande crescita del turismo
I numeri della stagione estiva 2015 sono sicuramente più che confortanti. Oltre 30 milioni di italiani in ferie, il 9% in più rispetto alla scorsa stagione chiusa con poco meno di 27 milioni di concittadini in vacanza, molti con un budget risicato che li ha portati ad un turismo mordi e fuggi soprattutto verso le località di mare
Quanto a presenze si segnala l’ottima performance della Sicilia scelta da un italiano su cinque. Inutile sottolineare come la crisi greca accompagnata dalla paure dell’Isis (vedi Egitto e Tunisia) abbia riportato nel Belpaese molti vacanzieri. Dietro alla Sicilia troviamo la Sardegna (qui rispetto all’estate 2014 si segnala un confortante +19%) e poi la Puglia quest’ultima sempre in voga fra i più giovani. Buone notizie anche sul fronte Bed & Breakfast un tempo sinonimo di turismo a prezzi bassi a contatto con la natura, ormai non più una “nicchia” ma alternativi alle strutture alberghiere, sono sempre più numerosi al Sud grazie ad un aumento dell’offerta online.
Non bisogna sottovalutare neppure il recente fenomeno Airbnb, portale californiano del booking online, nato nel 2007 anno in cui fondatori Nathan Blecharczyk, Brian Chesky e Joe Gebbia hanno ospitato in casa propria le prime persone, semplicemente per sbarcare il lunario e arrivare a fine mese. In quell’epoca nessuno poteva immaginare il grande sviluppo e la crescita esponenziale di quello che sta diventando un vero e proprio fenomeno sociale, sia per i viaggiatori sia per i padroni di casa.
Questo sistema piace ai viaggiatori per le ottime opportunità di soggiorno che offre (costi più contenuti rispetto sia agli hotel, sia ai B&B) e a coloro che offrono ospitalità nella loro casa . Spesso le entrate economiche garantite da Airbnb possono essere una voce di bilancio familiare importante, specialmente in Italia, terzo mercato per il colosso californiano, dopo USA e Francia.
Se nell’estate 2010 sono stati circa 47.000 gli ospiti che hanno dormito in una struttura Airbnb, nell’estate 2015 sono diventati oltre 17 milioni, con una enorme crescita.Gli albergatori protestano e gli enti locali sembra abbiano intenzione di dare un serio giro di vite alla regolamentazione del fenomeno Barcellona e New York avrebbero in progetto di avviare misure concrete per normalizzare l’utilizzo degli alloggi turistici privati.