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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 119 - 1 Maggio 2015 | 0 commenti

Espressionismo tedesco a Genova dopo i ravioli dalla Maria

Espressionismo tedesco a Genova dopo i ravioli dalla Maria

Di passaggio da Genova ho mangiato i soliti ravioli presso la Maria, in Vico Testodoro, della quale già ho più volte parlato, accompagnati dalla torta Pasqualina di carciofi, sempre al prezzo complessivo di dieci euro. Come già ho scritto in questa trattoria negli anni ho incontrato la popolazione più disparata: dal ex barbone che grazie alla borsa lavoro poteva orgogliosamente permettersi di pagare il conto (invece di riceverlo come elemosina come in precedenza), allo scienziato neo pensionato, a due industriali di Napoli con destinazione Serra Riccò nel pomeriggio per lavoro ecc. ecc., ma un signore vestito da pinguino con un costosissimo orologio Rolex al polso… non lo avevo ancora visto!

Dopo pranzo visita nel non lontano Palazzo Ducale alla mostra “Da Kirchner a Nolde Espressionismo tedesco dal 1905 al 1913” Dal 5 marzo al 12 luglio 2015, in collaborazione con il Brücke Museum di Berlino, si trova una rassegna sulla nascita dell’Espressionismo Tedesco, curata da Magdalena Moeller, direttrice del Brücke Museum di Berlino.

Oltre 150 opere tra dipinti, stampe e disegni dei fondatori del gruppo, a documentare una rivoluzione artistica, nel fermento che porterà l’Europa alla Grande Guerra del ’15-’18 di cui quest’anno si ricordano i cento anni.

L’espressionismo tedesco nasce dal vissuto degli artisti, è la ricerca del soggettivo nella realtà che li circonda. Le metropoli, la vita di strada, stimolano riflessioni sulla solitudine dell’uomo, sull’alienazione dell’individuo, sull’immoralità.

L’esposizione documenta la varia creatività artistica all’interno di questo gruppo rivoluzionario che riportò l’arte tedesca sulla scena internazionale a un livello qualitativo pari a quello delle opere dei fauves, dei cubisti o ancora, dei futuristi italiani.

La mostra mantiene il suo impegno e non esce dal tema, concentrandosi appunto sulla corrente dell’Espressionismo  DIE BRÜCKE.

Una delle più importanti avanguardie del XX secolo nasce in un giorno preciso: viene fondata il 7 giugno 1905, presso la facoltà di architettura di Dresda, da Kirchner, Bleyl, Schmidt-Rottluff ed Heckel. Hanno tra i ventidue e i venticinque anni: temperamenti e caratteri diversi, ma uniti nel desiderio di condividere emozioni e ricerche. I loro mezzi espressivi sono l’incisione (soprattutto la xilografia) e la pittura. Il nome die Brücke (“il Ponte”) sembra sia stato scelto da Schmidt-Rottluff partendo da una citazione di Nietzsche, ma forse indica semplicemente il rapporto tra l’arte antica e una modernità internazionale. Grazie ai viaggi e alla vivace vita culturale di Dresda, gli esponenti della Brücke si confrontano con i modelli dell’Espressionismo (Van Gogh, Munch, Gauguin). Utilizzano come punto di ritrovo l’atelier di Kirchner, dipingono spesso insieme e presto coinvolgono nel movimento Nolde, Pechstein e altri pittori.

I “membri passivi” del gruppo (collezionisti e amatori d’arte) pagano una quota di dodici marchi e ricevono ogni anno i “Brücke Mappen”, resoconti corredati da un album con opere grafiche a tiratura limitata. Nel 1911 Kirchner, Pechstein, Schmidt-Rottluff e Heckel si trasferiscono a Berlino, ma tra loro cominciano ad affiorare i primi contrasti di vedute; nel maggio del 1913 viene annunciato lo scioglimento dell’unione. Da allora, ciascun artista proseguirà la carriera in maniera autonoma.

Chi ama questo genere uscirà certamente soddisfatto!

Come sempre per i dettagli rimando al sito

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