La condizione della donna nella società contemporanea
E’ ormai un dato acquisito che nella seconda metà del secolo scorso è avvenuto, nell’emisfero occidentale, un mutamento della condizione femminile di notevole portata che ha interessato non soltanto il costume, ma anche l’immagine che le donne hanno di se stesse. L’emancipazione della donna nei confronti di una società che nel passato imponeva non solo ruoli e funzioni ben determinati, ma addirittura un’identità, una coscienza, un destino, trova le sue radici remote nella rivoluzione francese e quindi negli ideali egalitari e democratici che a partire da quell’evento si diffondono, quasi come un nuovo vangelo, per tutta l’Europa. Progressivamente la società cerca un nuovo fondamento non più nell’autorità del “padre”, della tradizione, ma negli originali “diritti dell’uomo” che sono in realtà i diritti della soggettività individuale e che si concretizzano nelle varie “libertà”.
In questa ottica il processo di emancipazione femminile non è solo un mutamento circoscritto di genere , ma esso si configura come un evento culturale di più ampia portata. Esso si realizza come distacco della coscienza soggettiva nei confronti di tutto il complesso di valori, tradizioni, convenzioni, modelli di comportamento, ricevuti dal passato e concretizzati in una cultura secolare. L’interpretazione culturale di questo processo affonda le sue radici nel razionalismo illuminista, inteso come audacia di servirsi della propria ragione. La prospettiva illuminista, infatti, ha un grande “ mito”, quello della natura che insieme alla ragione si contrappone al vecchiume delle convenzioni tradizionali. L’affermazione della soggettività e della libertà della persona avviene nella forma della rivendicazione dei diritti dell’individuo e della passione coraggiosa che si libera delle convenzioni sociali. Lo sradicamento progressivo della società contemporanea dalle sue tradizioni si realizza per effetto dell’azione di fattori strutturali che operano al di là di ogni consapevole deliberazione, ma anche e soprattutto ad opera della critica, di matrice illuministica, dei dogmi dei tabù del passato
In particolare lo status della donna nella società e nella famiglia oggi è in crescente trasformazione come effetto del continuo cambiamento che attraversa la società globale. Oggi la donna dispone degli strumenti validi per la sua emancipazione che sono il lavoro extradomestico e l’istruzione. A tutto ciò si collega la riduzione della funzione materna nei suoi aspetti procreativi. Anzi è la costituzione della famiglia che tende sempre di più a rimodularsi con il numero dei figli sempre più ridotto e controllato. La funzione materna tende a ristrutturarsi non solo nei suoi aspetti procreativi, ma anche sul piano educativo. Infatti nel processo formativo e di socializzazione del bambino molte e diverse sono le “presenze” extra familiari: la scuola, il gruppo dei pari, i mass-media, il web. Tale processo di cambiamento incrocia la complessa problematica sociale della regolazione delle nascite e della maternità responsabile che oggi, da una parte, si pone come conseguenza della promozione della donna (intesa come maggiore opportunità e capacità di libere scelte). Ma si configura anche come causa della promozione della donna stessa, in quanto la trasformazione della sua funzione materna e procreativa consente e favorisce più opportunità di presenza e di impegno nel mondo del lavoro, nella politica e, più in generale, nella società civile.