Il signore degli anelli
Quando Galileo osservò per la prima volta Saturno nel luglio del 1610 scrisse:
“ La stella Saturno non è una sola , ma un composto di tre, le quali quasi si toccano, né mai tra loro si muovono o mutano.”
Con i mezzi dell’ epoca, aveva a disposizione un cannocchiale da 32 ingrandimenti, lo scienziato pisano non avrebbe potuto fare di più. Chissà cosa direbbe oggi potendo osservare le straordinarie immagini del pianeta con gli anelli che la sonda Cassini sta trasmettendo dal 2004.
Una missione, frutto della collaborazione fra la NASA e l’ Agenzia Spaziale Europea, che parla anche italiano.
Il nostro paese ha fornito componenti fondamentali del sistema di telecomunicazioni, compresa l’ antenna ad alto guadagno e il canale visibile dello spettrometro installato a bordo della sonda. Sonda che porta il nome di un nostro connazionale che con Saturno ha avuto parecchio a che fare.
Giovanni Domenico Cassini è stato uno dei maggiori astronomi della seconda metà del XVII° secolo. Originario della Liguria, insegnò per quasi venti anni all’ Università di Bologna e legò indissolubilmente il suo nome alla città con la realizzazione della meridiana all’ interno della Basilica di San Petronio. Se Galileo fu il primo grande osservatore alle origini dell’ astronomia telescopica, Cassini ne fu un degno successore compiendo, con l’ ausilio di strumenti sempre più perfezionati, accurate osservazioni di Marte, Venere e Giove. Ma le sue scoperte più importanti riguardano Saturno, con la scoperta di quattro nuovi satelliti, Giapeto, Rea, Dione e Teti, e la dimostrazione dell‘ esistenza di uno spazio vuoto all’ interno del gruppo di anelli che circondano il pianeta, chiamata ancora oggi divisione di Cassini.
Composte prevalentemente di ghiaccio e polvere di silicati, queste formazioni rendono inconfondibile l’ aspetto di Saturno, anche se non sono una sua esclusiva. Anche gli altri pianeti giganti del sistema solare, Giove, Nettuno e Urano, sono circondati da anelli, ma non altrettanto numerosi e spettacolari. Quelli di Saturno formano un sistema estremamente complesso fondato su uno straordinario equilibrio di forze.
Emblematico è l’ esempio dei cosiddetti satelliti pastore, Prometeo e Pandora, due delle oltre sessanta lune di Saturno. Questi piccoli corpi celesti ruotano intorno all’ anello F, uno dei più esterni, stabilizzandolo con uno straordinario gioco di equilibrio. Prometeo, che è il più interno, si muove più velocemente delle particelle dell’ anello e le accelera tendendo a farle allontanare dalla regione. Pandora è più esterno e si muove più lentamente frenando le particelle messe in fuga da Prometeo, mantenendole così nella regione dell’ anello.