Potenza del reality
Nel finale di Incontri ravvicinati del terzo tipo, uno dei film che consacrò Steven Spielberg, un gruppo di umani decide di salire sull’ astronave extraterrestre e lasciarsi la Terra alle spalle.
Qualcosa di simile potrebbe accadere realmente, alieni a parte, se andrà in porto un progetto che ha colto di sorpresa anche la NASA. Il programma Mars One si propone di portare su Marte un gruppo di 24 astronauti entro il 2023, esattamente il 24 aprile, per avviare una progressiva colonizzazione del pianeta rosso. Se la data è già in forte anticipo rispetto al calendario ipotizzato dall’ ente spaziale americano, l’ autentica novità sono i tempi di permanenza su Marte. Il biglietto di viaggio è infatti di sola andata e i novelli argonauti diventeranno residenti marziani stabili che della Terra conserveranno solo il ricordo. Se questo aspetto del progetto Mars One è stupefacente non è da meno l’ altra finalità che si prefiggono gli organizzatori. L’ equipaggio di questa missione senza ritorno diventerà il protagonista di un reality che sarà trasmesso sulla Terra.
Un progetto da otto miliardi di dollari che può sembrare allucinante, ma non ai suoi promotori. Il ricercatore olandese Bas Landsorp, responsabile del programma, si è detto convinto di riuscire a reclutare almeno un milione di candidati e ha dichiarato di aver già ricevuto diverse migliaia di email di persone interessate. Gli aspiranti pionieri marziani dovranno versare una quota di iscrizione di circa 25 dollari e inviare un video di presentazione di sessanta secondi entro il prossimo mese di luglio. Dalle selezioni usciranno i 24 potenziali astronauti che si sottoporranno a un addestramento di sette anni in un ambiente terrestre che riprodurrà le condizioni della futura colonia marziana. I passi successivi saranno il lancio di un satellite per le telecomunicazioni nel 2014, mentre due anni dopo partirà verso Marte la prima capsula contenente due tonnellate e mezzo di cibo, alla quale ne seguiranno altre sei.
Ma il momento più atteso della missione sarà nel 2022 quando i primi quattro astronauti/coloni metteranno piede sul pianeta rosso, per essere seguiti l’ anno successivo dal resto della compagnia. Problemi da affrontare? Parecchi. A parte la loro tenuta psicologica, i rischi per la salute dei pionieri non sembrano essere pochi come ha precisato il fisico e premio nobel olandese Gerard’t Hooft, autorevole supporter dell’ iniziativa. Secondo lo scienziato l’ esposizione a radiazioni con caratteristiche diverse da quelle terrestri potrebbe risultare nociva per la salute dei coloni. Coloni che vedranno progressivamente modificarsi il proprio corpo. Durante i sette mesi di viaggio dalla Terra verso Marte, l’ assenza di gravità farà perdere agli astronauti massa muscolare e ossea e al loro arrivo si imbatteranno in un campo gravitazionale molto più debole di quello del nostro pianeta. Un eventuale riadattamento alla gravità terrestre potrebbe avere conseguenze letali. Questo è uno dei motivi che impediscono di compiere il viaggio di ritorno.
Ostacoli che non sembrano scoraggiare i responsabili di Mars One che hanno già affidato a Paul Romer, l’ inventore del Grande Fratello l’ incarico di realizzare il format del reality marziano.