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Scritto da nel Numero 90 - 1 Giugno 2012, Scienza | 0 commenti

Quando lo spazio fa paura

Che la Terra sia l' unico corpo celeste a ospitare la vita è questione dibattuta da tempo, una disputa fra possibilisti e scettici che durerà ancora un pezzo.
Nel XIX° secolo il dubbio non veniva nemmeno preso in considerazione ed era opinione comune che esistessero altri mondi abitati. In particolare veniva data per scontata la presenza di cugini spaziali su Marte.
Una convinzione così diffusa che quando il 17 dicembre del 1900 a Parigi venne offerto un premio di 100.000 franchi a chi fosse riuscito a comunicare con gli extraterrestri, venne escluso dalla gara il pianeta rosso perchè si riteneva troppo facile entrare in contatto con i suoi abitanti.
100 anni prima il matematico Gauss aveva proposto di tracciare grandi disegni nella tundra siberiana, sul modello di quelli di Nazca, come segnali per gli abitanti di Marte.
Nel corso del secolo non mancarono altri curiosi suggerimenti per attirare l' attenzione dei marziani. Fra le proposte più stravaganti c' era quella di accendere dei grandissimi falò nel deserto del Sahara oppure costruire una colossale lente ustoria che catturasse i raggi del sole e puntarla verso il pianeta rosso per tracciare messaggi sulla sabbia marziana.
Nel secolo dei progresso e della tecnologia, celebrati dai romanzi di Verne non c' era posto per il cielo oscuro ed inquietante del medio evo e l' ipotesi di un possibile incontro ravvicinato era vista con curiosità e ottimismo, i vicini di pianeta non potevano che essere affabili e cordiali.
Fu la letteratura a creare le prime crepe in questa visione positiva con il romanzo di H.G.Wells La guerra dei mondi, nel quale viene descritta l'invasione della Terra da parte di extraterrestri provenienti, guarda caso, da Marte.
Il libro ispirò la celebre beffa radiofonica del 1938 che gettò nel panico gli Stati Uniti. Magistralmente condotta dall' attore Orson Welles, la trasmissione diede la cronaca diretta, ovviamente falsa, dello sbarco sul nostro pianeta di orribili creature aliene.
Questo scherzo radiofonico fu la prima bufala mediatica della storia e la prova tangibile dell'enorme potenzialità dei nuovi, per allora, mezzi di comunicazione di massa.
Mentre dagli anni '50 del secolo scorso iniziava l' esplorazione dello spazio, la fantasia di scrittori e sceneggiatori ha continuato a pungolare i timori che Wells aveva scatenato quella sera di ottobre.
Tranne caso sporadici, come E.T. , gli extraterrestri cinematografici che sbarcano sul nostro pianeta sono spesso esseri feroci che hanno come unico scopo lo sterminio della razza umana.
Non sono mancati casi che hanno fatto leva su paure più sottili, come nel film la Notte dei Morti Viventi di Romero dove una sonda di ritorno dallo spazio porta sulla Terra un microrganismo in grado di ridare ai morti quel po' di vita necessaria a divorare i vivi.
A prescindere dal genere horror della vicenda, è interessante l' idea che esseri viventi al di fuori della Terra abbiano la forma di minuscoli microbi e batteri, piuttosto che esseri giganteschi e mostruosi tipo Alien.
Le più recenti teorie su eventuali forme di vita extraterrestri sembrano andare proprio in questa direzione.

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