Lo Statuto dei lavoratori 40 anni dopo
I casi della vita mi hanno portato a interessarmi di una piccola azienda con otto dipendenti.
Vi prego di non obiettarmi che l'art. 18 vale solo sopra i quindici dipendenti, ma mi hanno spiegato che anche al di sotto ecc. ecc. ecc. e posso aggiungere che avvocato e consulente del lavoro lo hanno confermato.
La ditta in questione aveva recentemente assunto due ausiliari in più per ragioni clientelari (figli di non ricordo bene) e faceva l'anno duecento prodotti direttamente e quaranta con aiuto esterno. Una analoga ditta di Bologna con nove dipendenti ne fa 450 interni e altrettanti con aiuto esterno.
Nel frattempo un dipendente è andato in pensione, ma due erano comunque manifestamente di troppo e non disponibili a nessuna attività ulteriore che potesse comportare almeno qualche piccolo risparmio (pulizie, consegne ecc.)
Si stava parlando di prendere una nuova produzione e io, da bravo socialdemocratico, proposi di utilizzare i due di troppo per la nuova produzione. Giammai mi fu risposto, se prendiamo la nuova commessa dovremo assumere altri due operai, (per la cronaca successivamente ho imparato che a Ravenna è stata fatta la stessa operazione da me pensata con le identiche professionalità!). In questo modo però la redditività della nuova esperienza sarebbe ovviamente crollata.
Poiché i conti della Società erano sul pelo del pareggio (nel frattempo i prodotti con aiuto esterno erano saliti quasi alla metà), invece di andare a gonfie vele come tutte quelle del settore, e poiché licenziare i due di troppo sarebbe stato troppo oneroso e avrebbe comportato estenuanti liti giudiziarie, si è dovuto cedere il ramo d'Azienda!
Se questo succede per una piccola azienda con sette dipendenti (e quindi fuori dall'art. 18), cosa succede in quelle grandi? Mi dispiace, ma dopo questa esperienza lo Statuto dei diritti dei lavoratori, che salutai con entusiasmo in gioventù e che ho sempre guardato come un pilastro importante, ora lo guardo con molta diffidenza: siamo sicuri che difenda i dipendenti onesti e perseguitati oppure anche chi è manifestamente di troppo e oltretutto si rifiuta da fare qualsiasi altra cosa?
Vi prego di non obiettarmi che l'art. 18 vale solo sopra i quindici dipendenti, ma mi hanno spiegato che anche al di sotto ecc. ecc. ecc. e posso aggiungere che avvocato e consulente del lavoro lo hanno confermato.
La ditta in questione aveva recentemente assunto due ausiliari in più per ragioni clientelari (figli di non ricordo bene) e faceva l'anno duecento prodotti direttamente e quaranta con aiuto esterno. Una analoga ditta di Bologna con nove dipendenti ne fa 450 interni e altrettanti con aiuto esterno.
Nel frattempo un dipendente è andato in pensione, ma due erano comunque manifestamente di troppo e non disponibili a nessuna attività ulteriore che potesse comportare almeno qualche piccolo risparmio (pulizie, consegne ecc.)
Si stava parlando di prendere una nuova produzione e io, da bravo socialdemocratico, proposi di utilizzare i due di troppo per la nuova produzione. Giammai mi fu risposto, se prendiamo la nuova commessa dovremo assumere altri due operai, (per la cronaca successivamente ho imparato che a Ravenna è stata fatta la stessa operazione da me pensata con le identiche professionalità!). In questo modo però la redditività della nuova esperienza sarebbe ovviamente crollata.
Poiché i conti della Società erano sul pelo del pareggio (nel frattempo i prodotti con aiuto esterno erano saliti quasi alla metà), invece di andare a gonfie vele come tutte quelle del settore, e poiché licenziare i due di troppo sarebbe stato troppo oneroso e avrebbe comportato estenuanti liti giudiziarie, si è dovuto cedere il ramo d'Azienda!
Se questo succede per una piccola azienda con sette dipendenti (e quindi fuori dall'art. 18), cosa succede in quelle grandi? Mi dispiace, ma dopo questa esperienza lo Statuto dei diritti dei lavoratori, che salutai con entusiasmo in gioventù e che ho sempre guardato come un pilastro importante, ora lo guardo con molta diffidenza: siamo sicuri che difenda i dipendenti onesti e perseguitati oppure anche chi è manifestamente di troppo e oltretutto si rifiuta da fare qualsiasi altra cosa?