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Scritto da nel Economia e Mercati, Numero 89 - 1 Maggio 2012 | 0 commenti

La Stangata

Uno dei “film” più vivaci e divertiti mai prodotti in Italia è in dolce attesa di presentazione nelle principali sale cinematografiche. A interpretare il remake della più celebrata pellicola di Paul Newman e Robert Redford saranno il nostro caro Presidente del Consiglio Mario Monti e la sua casta di Professori.
Ironizziamo e scherziamo su questa grottesca conseguenza dei passati Governi, che in modo devastante ci hanno portato, accompagnati da una crisi alquanto cavalcante, alla ricerca di una soluzione non troppo semplice per coprire quel buco e quel vuoto che sia a livello economico che psicologico ci hanno generato.
L'ultima stangata è dedicata alla casa, bene primario di noi italiani che viene spesso e volentieri bastonato quando non si sa dove recuperare liquidità, e l'ultima invenzione si chiama IMU (Imposta Municipale Unica).
Quest'ennesima epopea economica dove ci porterà? Riusciranno gli Italiani a far seguito a tutti questi sacrifici cui sono sottoposti? La risposta è semplice: NO!
Se si gira fra qualche esperto del settore immobiliare si può toccare con mano quella che è un'apatia disperante, li si può vedere accasciati sulle proprie scrivanie, con le loro cravatte sciolte, che fissano il telefono nella speranza che una telefonata risvegli quello stato catatonico in cui sono imprigionati.
A chiudere il cerchio di questa bella situazione, a dare quel colpo fra capo e collo a far si che ogni speranza svanisca nel nulla, abbiamo le nostre care banche, che fino a pochi anni fa venivano addirittura a casa tua per proporti del denaro a tassi eccezionali, e oggi, invece, cosa è successo? E' successo che come si dice a Bologna, sono finiti i canditi!
Le Banche hanno esaurito la liquidità, stiamo arrivando a tassi di disoccupazione che stanno superando il dopoguerra, i costi aumentano, le tasse aumentano, le imprese chiudono, gli stipendi non crescono e come ultimo regalo scopriamo che la nostra classe politica ruba molto, ma molto di più di quello che ormai ci eravamo rassegnati a subire; Questo è un piccolo riassunto della situazione italiana a oggi.
Le speranze di ripresa economica sono realisticamente, come ammette il nostro Presidente del Consiglio Monti, auspicabili nei prossimi otto – dieci anni; ma in questi anni come faremo a resistere a questa pressione fiscale? Come potranno le nuove leve lavorative sperare di trovare un lavoro e crearsi una propria indipendenza? Pochi anni fa l'ex Presidente dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa affermava che con la nuova finanziaria si sarebbe risolto tutto, che voleva lottare contro i cosiddetti “Bamboccioni” in modo da affrancarli dalle sottane delle proprie madri. Risultato? Boom di Bamboccioni! Il ritorno a casa dei genitori risulta un via di fuga obbligatoria ad oggi, ma non parliamo solo dei ventique-trentenni, la cosa angosciante è che persone a pochi anni dalla pensione sono costretti a chiedere ai propri familiari un letto dove dormire e un piatto per mangiare, persone che di punto in bianco si sono trovate senza lavoro, senza soldi e spesso e volentieri senza una famiglia che non ha sopportato che il proprio coniuge non gli desse quella tranquillità economica di cui hanno goduto in questi ultimi decenni.
Vogliamo chiudere questo “bollettino di guerra” con una statistica un po' macabra ma che rispecchia la realtà odierna; Sfatiamo il mito svedese dei suicidi con i numeri inquietanti che vengono dal fallimento greco, ma la realtà è che l'Italia la sta seguendo a ruota con le 362 vittime registrate nel 2010 (dati Eures) e con prospettive ancora più allarmanti.
Cari lettori, lascio ora a voi tirare le somme….

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