Cambia il tempo in Venzuela?
Il 2012 sarà per il Venezuela un autunno caldo: le elezioni presidenziali del 7 ottobre prossimo potrebbero consacrare Chavez o aprire una nuova fase. Il Presidente bolivariano è stato operato per la seconda volta a Cuba pe rla lotta che sta conducendo contro il cancro. Molti opinionisti ritengo che Chavez sia inevitabilmente in una parabola discendente, su cui lo stesso presidente ha detto: “Nessuno si allarmi o si rallegri perché indipendentemente da come vadano le cose, questa rivoluzione, come disse Simon Bolivar, godegià di una propria forza e niente e nessuno potrà fermarla”.
Se un'epoca si sta per chiudere nel frattempo sulla scena politica venezuelana si affaccia un astro nascente che dice di ispirarsi all'ex presidente del Brasile Lula.
Si chiama Henrique Capriles Radonski vuole prendere il posto di Chavez ed ha già vinto le primarie dell'opposizione venezuelana: Capriles ha ottenuto il 62 per cento delle preferenze dei 2,9 milioni di votanti che hanno partecipato alle primarie.
Capriles ha 39 anni, attuale governatore dello stato di Miranda, è il leader del partito “Mesa de la Unidad Democrática”, una coalizione di opposizione nata dopo le elezioni regionali del 2008 che unisce liste di varia natura politica.
Nel 2010 la MUD ha vinto di le elezioni legislative, ottenendo il 47 per cento dei voti complessivi e 67 seggi della Camera dei Deputati su 165.
Capriles non è sposato, la sua famiglia è emigrata in Venezuela durante la Seconda Guerra mondiale per sfuggire ai nazisti e rappresenta per il Venezuel il tentativo di aprire un corso politico simile a quello del Brasile e del Cile, un socialismo progressista che non coincide certamente con quello del Partito Socialista Unito del di Chávez.
Capriles è stato coinvolto anche nel tentato colpo di Stato del 2002 in Venezuela, quando per pochi giorni i seguaci dell'allora presidente della Fedecamaras, hanno destituito Chávez. Tuttavia Chávez, grazie a una rivolta popolare, era riuscito a ridiventare presidente dopo poche ore e ha così perseguito legalmente gli organizzatori del tentato golpe, tra cui anche Capriles.
Il Partito Socialista Unito del Venezuela di Chávez sembra in vantaggio nei sondaggi e se dovesse vincere Chávez governerebbe per un nuovo terzo mandato, fino al 2019, vent'anni dopo la sua prima elezione, il lontano 1999.
Saranno i Venezuelani a decidere se cambiare il corso della storia
Se un'epoca si sta per chiudere nel frattempo sulla scena politica venezuelana si affaccia un astro nascente che dice di ispirarsi all'ex presidente del Brasile Lula.
Si chiama Henrique Capriles Radonski vuole prendere il posto di Chavez ed ha già vinto le primarie dell'opposizione venezuelana: Capriles ha ottenuto il 62 per cento delle preferenze dei 2,9 milioni di votanti che hanno partecipato alle primarie.
Capriles ha 39 anni, attuale governatore dello stato di Miranda, è il leader del partito “Mesa de la Unidad Democrática”, una coalizione di opposizione nata dopo le elezioni regionali del 2008 che unisce liste di varia natura politica.
Nel 2010 la MUD ha vinto di le elezioni legislative, ottenendo il 47 per cento dei voti complessivi e 67 seggi della Camera dei Deputati su 165.
Capriles non è sposato, la sua famiglia è emigrata in Venezuela durante la Seconda Guerra mondiale per sfuggire ai nazisti e rappresenta per il Venezuel il tentativo di aprire un corso politico simile a quello del Brasile e del Cile, un socialismo progressista che non coincide certamente con quello del Partito Socialista Unito del di Chávez.
Capriles è stato coinvolto anche nel tentato colpo di Stato del 2002 in Venezuela, quando per pochi giorni i seguaci dell'allora presidente della Fedecamaras, hanno destituito Chávez. Tuttavia Chávez, grazie a una rivolta popolare, era riuscito a ridiventare presidente dopo poche ore e ha così perseguito legalmente gli organizzatori del tentato golpe, tra cui anche Capriles.
Il Partito Socialista Unito del Venezuela di Chávez sembra in vantaggio nei sondaggi e se dovesse vincere Chávez governerebbe per un nuovo terzo mandato, fino al 2019, vent'anni dopo la sua prima elezione, il lontano 1999.
Saranno i Venezuelani a decidere se cambiare il corso della storia
