Diario da Gaza – Ultimo giorno – 17/5/2011
17/05/2011
ultimo giorno:
Le partenze lasciano i loro ricordi nei luoghi che così si conservano immutabili, almeno per noi che ricordarli possiamo.
La carovana ritorna al Cairo, diversa, arricchita. Carichi di sentimenti che si sono fatti strada nella più lunga settimana mai vissuta, la voglia ardente è quella di condividere, condividere a mente fresca, a emozioni ancora in gioco.
Tutti portiamo con noi la voglia e la resistenza di un popolo devastato da un massacro silente che non lascia sconti ne regala pause.
Sento come di lasciare un vuoto dietro di me , ma capisco che non è sofferenza, che non provoca dissestamenti. Capisco invece che la loro energia nasce dal raccogliere quei vuoti, ai loro occhi pienissimi, e convertirli in presenza, in rivolta.
Le voci sono lontane, le calde mani sudate anche. I corpi, gli abbracci rubati da un codice di comportamento che esclude gli sguardi, esclude carezze. Conserviamoci.
Impariamo a cullarci nell'infinità di parole dette, a trasmetterle a chi è più pigro di noi.
Vittorio ha conquistato un mondo non facendo l'eroe, ma conoscendosi, conoscendo quella sensibilità che quotidianamente lo rendeva uguale a tutti.
Addio mio caro viaggio vivace nella terra più coraggiosa che io conosca.
ultimo giorno:
Le partenze lasciano i loro ricordi nei luoghi che così si conservano immutabili, almeno per noi che ricordarli possiamo.
La carovana ritorna al Cairo, diversa, arricchita. Carichi di sentimenti che si sono fatti strada nella più lunga settimana mai vissuta, la voglia ardente è quella di condividere, condividere a mente fresca, a emozioni ancora in gioco.
Tutti portiamo con noi la voglia e la resistenza di un popolo devastato da un massacro silente che non lascia sconti ne regala pause.
Sento come di lasciare un vuoto dietro di me , ma capisco che non è sofferenza, che non provoca dissestamenti. Capisco invece che la loro energia nasce dal raccogliere quei vuoti, ai loro occhi pienissimi, e convertirli in presenza, in rivolta.
Le voci sono lontane, le calde mani sudate anche. I corpi, gli abbracci rubati da un codice di comportamento che esclude gli sguardi, esclude carezze. Conserviamoci.
Impariamo a cullarci nell'infinità di parole dette, a trasmetterle a chi è più pigro di noi.
Vittorio ha conquistato un mondo non facendo l'eroe, ma conoscendosi, conoscendo quella sensibilità che quotidianamente lo rendeva uguale a tutti.
Addio mio caro viaggio vivace nella terra più coraggiosa che io conosca.