Quattro gite in Romagna
Giro d'Italia
Più di un collega ha commentato questi miei articoli dicendomi che, poiché non viaggia mai, si immagina di farlo leggendo i miei resoconti.
A questi mi sento di chiedere un piccolo sforzo: andare a Rimini a visitare l'Italia in miniatura: con qualche oretta possono compiere un giro d'Italia (con una capatina in Europa e all'epoca dei dinosauri) senza affaticarsi, come noi abbiamo fatto con la nonna, in attesa di poterci andare con i nipotini quando i figli finalmente si decideranno!
Il parco, che nel 2010 ha compiuto ben 40 anni, raccoglie in un percorso a forma di stivale tutti i principali monumenti delle infinite città italiane, collegate da ferrovie percorse da treni merci e passeggeri. I monumenti sono riprodotti in scala (ovviamente…) con una precisione oserei dire maniacale e molti sono animati come per esempio l'Arena di Verona dove il direttore d'orchestra dirige la marcia trionfale dell'Aida. Il Mar Adriatico è solcato da navi e al di la del Tirreno troviamo la Sardegna con i nuraghi e Santa Trinità di Saccargia.
Il complesso è veramente suggestivo e probabilmente lo è ancora di più di notte, quando in estate è aperto.
Uno sguardo di insieme dall'alto si può dare dalla monorotaia che lo percorre tutto intorno. Una riproduzione in scala molto maggiore di Venezia, percorsa in battello, spero invogli i turisti a vedere l'originale in fondo non molto lontano.
Per i figli e nipoti (il personale universitario ha mediamente una età non più adatta…) ci sono giochi come le canoe oppure lo sling shot: quest'ultimo potrebbe essere reso obbligatorio per tutto il personale dell'Ateneo al fine di svecchiarlo: molti si metterebbero immediatamente in pensione pur di non farlo, degli altri sopravviverebbero solo i più giovani e forti e verrebbe risolto il problema dei troppo numerosi precari!
Particolarmente interessante il DVD (in italiano e inglese, per eventuali professori visitatori che sicuramente apprezzerebbero questa gita) che racconta la storia del parco e come vengono realizzati e mantenuti tutti i modelli: vedendoli non ci si rende conto di quanto sia complicato il lavoro che c'è dietro.
Quando l'ho rivisto l'ultima volta era ormai autunno quindi mi è rimasto un mistero di come si faccia a non bagnarsi con l'assalto al Castello con i cannoni ad acqua, visto che poi un cartello avvisa che è vietato proseguire la visita con i vestiti bagnati, forse quando tornerò in estate lo capirò.
E' sempre interessante il Luna Park della Scienza, con esperimenti più o meno complicati di fisica.
Nessun problema infine per cibo e gadget di ogni genere per conservare il ricordo di una sicuramente piacevole giornata!
Ma come sempre chi vuole approfondire l'argomento non ha che da andare nel sito www.italiainminiatura.com : almeno questo non costa proprio nessuna fatica e però è decisamente invitante!
Le Navi di Cattolica
Proseguendo nelle visite in Romagna con la nonna (sempre in attesa di nipotini) questa volta sono ritornato alle Navi di Cattolica che da dieci anni ospita un interessante acquario
Oltre 100 vasche espositive racchiudono 3.000 esemplari di 400 specie. Squali, Pinguini (novità del 2010), Tartarughe e Meduse sono solo alcuni dei tanti protagonisti di questo entusiasmante percorso. Il percorso blu ci mostra la storia del pianeta e con essa la sua evoluzione biologica ricordandoci attraverso (in senso letterale, anzi i più coraggiosi possono immergersi nella vasca con gli squali) alcune vasche le specie ancora oggi sopravvissute dopo milioni di anni, come i grandi Squali considerati oggi fossili viventi.
La visita è un giro del mondo sotto la superficie dell'acqua, partendo dal Mar Mediterraneo passando per l'Oceano Atlantico, Pacifico e Indiano fino ad arrivare alla splendida e variopinta barriera corallina del Mar Rosso, popolata da organismi coloratissimi. Qui tutte le vasche dell'Acquario vanno osservate con grande attenzione, soprattutto quelle più piccole, che ricreano minuziosamente ambienti diversi, ricchi di vita e mistero. Un po' sacrificato un bel Protottero: un dipnoo (possiede anche i polmoni) che da liceale mi colpì moltissimo per questa sua proprietà di anello di transizione e gli dedicai una approfondita ricerca. La sua vaschetta mi sembra un po' piccola per le sue dimensioni, come quella del polpo.
L'acquario diventa quindi non solo un luogo affascinante dove la bellezza mostra il meglio di se, ma un ambiente di osservazione e conoscenza che permette all'uomo un maggior contatto con questo mondo a volte troppo lontano. Particolarmente singolare la possibilità, nella vasca conclusiva, da accarezzare le mante come se fossero dei micetti coccoloni: ho visto acquari in tutto il mondo, nessuno offriva questa possibilità!
Degno di menzione il ristorante annesso gestito dalla Cooperativa pescatori, accessibile anche dall'esterno, dove per solo 10 euro si gusta un menu di pesce azzurro, solitamente trascurato dai clienti, sapientemente cucinato.
Come sempre per i pigri che non vogliono muoversi c'è la possibilità di trovare tutto sul sito www.acquariodicattolica.it dove si trovano anche gli orari di apertura e la descrizione di altri percorsi che, data la stagione autunnale non erano aperti e le novità di quest'anno (le lontre).
Predappio
Più impegnativa è la descrizione di questa gita in Romagna: visita di Predappio.
Personalmente sono dell'opinione che la storia non si cancelli: e che il Capo del Governo d'Italia per venti anni sia nato qui è un dato storico inoppugnabile. Trovo quindi giusto che la sua casa natale sia stata restaurata e utilizzata per mostre e per iniziative culturali. Mi auguro anzi che venga recuperata la splendida Casa del Fascio nella piazza principale, incredibilmente abbandonata da sessantacinque anni.
Quando ci sono andato io la mostra fotografica riguardava Predappio nel periodo fra il 1920 e il 1940, quando si trasformò radicalmente da minuscolo borgo a capoluogo della vallata, con un'ultima sala sobriamente (permettetemi di esprimere i miei complimenti agli allestitori per aver potuto usare questo avverbio) dedicata dal figlio al padre disperso nella campagna di Russia.
Ma a Predappio si va per visitare il cimitero di San Cassiano, ancora oggi meta di un costante pellegrinaggio di nostalgici: all'esterno sostavano ben tre pulmann, io mi aspettavo più o meno arzilli vecchietti, invece il mio problema è che la maggioranza era più giovane di me e quindi come si può essere nostalgici di qualcosa che non si è conosciuto? L'aspetto marziale non invitava a porre questi problemi filosofici agli astanti. Veramente forniti e affollati i negozi di souvenir, nei quali i clienti sono chiamati indistintamente “camerati”.
Posso dire che questa visita ha suscitato in me tante contrastanti riflessioni, che però non si addicono al target del nostro mensile, ho però voluto condividere con i colleghi l'emozione di un viaggio nel passato che l'impianto architettonico del viale principale suscita nel viandante.
Passando da Ravenna
La mia prima visita a Ravenna fu in seconda media in gita scolastica, quasi cinquanta anni fa, e di allora conservo principalmente due ricordi, il Mausoleo di Galla Placidia e la cripta allagata di san Francesco.
Se volete potete cogliere questa occasione per rivedere la tomba di Dante, la vicina San Francesco e una novità aperta di recente la Cripta Rasponi e i Giardini Pensili del Palazzo della Provincia. L'accesso alla cripta e al giardino con bella fontana avviene dal monumentale portico sul lato sud di Piazza San Francesco.
La cripta si compone di tre vani: quello di accesso s'innesta alla base di una torretta neogotica, la parte più significativa è costituita dal pavimento a mosaico, costituito dall'assemblaggio di diversi frammenti disposti in maniera casuale. Il pavimento proviene da Classe, probabilmente dalla chiesa di San Severo (VI secolo) e presenta motivi ornamentali e figure di animali – galline, anatre, oche, teste di ariete e serpenti – colti in atteggiamenti spontanei e vivacizzati dall'uso di smalti che ne esaltano la ricchezza cromatica.
Dal giardino, arricchito da una bella fontana, si sale la scala fino al belvedere in vista della Piazza San Francesco. Si tratta di un giardino pensile dal quale si può passare al contiguo terrazzo sopra il voltone, costruito nel 1839, che serviva a collegare il Palazzo Rasponi alle scuderie e ai magazzini.
Ulteriori informazioni, in particolare sulle visite guidate tematiche e sugli orari di apertura, si trovano nel sito www.criptarasponi.it