Quando si faceva la costituzione Storia e personaggi della Comunità del Porcellino
Quando si faceva la costituzione
Storia e personaggi della Comunità del Porcellino
Telemaco Portoghesi Tuzi e Grazia Tuzi
Il Saggiatore, 2010, Milano
Una storia di coinquilini. Simile alle tante storie di amicizie e di vita quotidiana che si vivono fra coinquilini durante gli anni dell'università. Certo, forse un po' di differenza c'è: i nostri erano dei “professorini” e non delle matricole. Tuttavia se è vero che spesso con i propri coinquilini si scrivono tesine per gli esami o si cerca di scopiazzare in qualche modo una tesi per la laurea, dai nostri “professorini” ci si sarebbe almeno aspettati un libro, magari un brillante saggio o magari un massiccio manuale. Ma questo non è stato il loro caso: nel loro appartamento sono nati solo dei brevi articoli. Articoli, della Costituzione!
La “Comunità del Porcellino”, una vera comunità di amici, giovani “professorini” universitari che si misero a disposizione della comunità e del bene comune al fine di contribuire a scrivere il futuro dell'Italia, la Costituzione.
Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo nel loro libro inchiesta “La Casta”, ci hanno documentato un'impietosa fotografia dell'attuale classe politica italiana, mettendo in luce sprechi, scandali, schizzofrenie e privilegi dei nostri politici. Quando hanno voluto citare esempi positivi, hanno dovuto cercare ispirazione all'estero. Uno dei rari casi virtuosi italiani da loro citati, è esattamente quello dei nostri “ professorini” e dalla loro “Comunità del Porcellino”, uno dei cenacoli più straordinari dell'Italia del dopoguerra e dell'intera stagione costituente.
Tra gli anni quaranta e cinquanta i massimi rappresentanti del cattolicesimo democratico italiano impegnati nell'avventura di rifondare l'Italia, trovarono accoglienza presso la casa romana delle sorelle Portoghesi: c'erano Giuseppe Dossetti, vicesegretario della Dc; Giuseppe Lazzati, futuro rettore dell'Università Cattolica; Giorgio La Pira, futuro sindaco di Firenze; Amintore Fanfani, già ministro.
Alla “Comunità del Porcellino” si poteva trovare ospitalità, fermarsi per qualche periodo, per i pasti o semplicemente stare insieme e discutere. Più una “comune” che non un austero convitto di giovani professori.
Per mettere a confronto lo spirito di generazioni diverse di classi politiche, Stella e Rizzo hanno rievocato l'episodio di quando La Pira scambiò per sbaglio il proprio cappotto con quello di Lazzati, per poi regalato a un povero incontrato per strada. Cose da pazzi o semplicemente cose d'altri tempi…?
A raccontare tutte le incredibili vicende ed avventure di quella singolare comunità, è oggi un libro fresco di stampa scritto a quattro mani da Telemaco e Grazia Tuzi, nipoti delle sorelle Pia e Laura Portoghesi, che diedero ospitalità a Roma ai giovani costituenti. Quando si faceva la Costituzione raccoglie i ricordi, le testimonianze e le riflessioni riguardanti questo gruppo nato da circostanze goliardiche, ma che trovò poi un punto di riferimento proprio nell'intensa esperienza di vita comunitaria. Alla “Comunità del Porcellino” si viveva come in una famiglia allargata, senza orari e poco ordine ma con la frequentazione di ospiti eccezionali, da De Gasperi a Moro passando dal filosofo Maritain, e dopo le cene si preparavano le bozze per gli articoli della Costituzione da discutere in Parlamento. Un crocevia di vite e di incontri, sicuramente una fucina della nascente repubblica italiana. Gli aneddoti raccontati ai nipoti da Pia e Laura Portoghesi hanno avuto per anni il fascino della tradizione orare, delle fiabe. Ma la storia di quella casa e delle persone che vi hanno vissuto mentre «facevano la Costituzione» non era ancora stata abbozzata. I racconti di questo libro, che tanto ha da insegnare, soprattutto ai giovani, sono un emblema significativo di un modo di concepire e vivere la politica, non intesa come esercizio di potere ma come autentico ed esigente servizio a favore della comunità e del bene comune. Da cosa il curioso nome “Comunità del Porcellino”? No vi resta che leggere il libro!
Storia e personaggi della Comunità del Porcellino
Telemaco Portoghesi Tuzi e Grazia Tuzi
Il Saggiatore, 2010, Milano
Una storia di coinquilini. Simile alle tante storie di amicizie e di vita quotidiana che si vivono fra coinquilini durante gli anni dell'università. Certo, forse un po' di differenza c'è: i nostri erano dei “professorini” e non delle matricole. Tuttavia se è vero che spesso con i propri coinquilini si scrivono tesine per gli esami o si cerca di scopiazzare in qualche modo una tesi per la laurea, dai nostri “professorini” ci si sarebbe almeno aspettati un libro, magari un brillante saggio o magari un massiccio manuale. Ma questo non è stato il loro caso: nel loro appartamento sono nati solo dei brevi articoli. Articoli, della Costituzione!
La “Comunità del Porcellino”, una vera comunità di amici, giovani “professorini” universitari che si misero a disposizione della comunità e del bene comune al fine di contribuire a scrivere il futuro dell'Italia, la Costituzione.
Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo nel loro libro inchiesta “La Casta”, ci hanno documentato un'impietosa fotografia dell'attuale classe politica italiana, mettendo in luce sprechi, scandali, schizzofrenie e privilegi dei nostri politici. Quando hanno voluto citare esempi positivi, hanno dovuto cercare ispirazione all'estero. Uno dei rari casi virtuosi italiani da loro citati, è esattamente quello dei nostri “ professorini” e dalla loro “Comunità del Porcellino”, uno dei cenacoli più straordinari dell'Italia del dopoguerra e dell'intera stagione costituente.
Tra gli anni quaranta e cinquanta i massimi rappresentanti del cattolicesimo democratico italiano impegnati nell'avventura di rifondare l'Italia, trovarono accoglienza presso la casa romana delle sorelle Portoghesi: c'erano Giuseppe Dossetti, vicesegretario della Dc; Giuseppe Lazzati, futuro rettore dell'Università Cattolica; Giorgio La Pira, futuro sindaco di Firenze; Amintore Fanfani, già ministro.
Alla “Comunità del Porcellino” si poteva trovare ospitalità, fermarsi per qualche periodo, per i pasti o semplicemente stare insieme e discutere. Più una “comune” che non un austero convitto di giovani professori.
Per mettere a confronto lo spirito di generazioni diverse di classi politiche, Stella e Rizzo hanno rievocato l'episodio di quando La Pira scambiò per sbaglio il proprio cappotto con quello di Lazzati, per poi regalato a un povero incontrato per strada. Cose da pazzi o semplicemente cose d'altri tempi…?
A raccontare tutte le incredibili vicende ed avventure di quella singolare comunità, è oggi un libro fresco di stampa scritto a quattro mani da Telemaco e Grazia Tuzi, nipoti delle sorelle Pia e Laura Portoghesi, che diedero ospitalità a Roma ai giovani costituenti. Quando si faceva la Costituzione raccoglie i ricordi, le testimonianze e le riflessioni riguardanti questo gruppo nato da circostanze goliardiche, ma che trovò poi un punto di riferimento proprio nell'intensa esperienza di vita comunitaria. Alla “Comunità del Porcellino” si viveva come in una famiglia allargata, senza orari e poco ordine ma con la frequentazione di ospiti eccezionali, da De Gasperi a Moro passando dal filosofo Maritain, e dopo le cene si preparavano le bozze per gli articoli della Costituzione da discutere in Parlamento. Un crocevia di vite e di incontri, sicuramente una fucina della nascente repubblica italiana. Gli aneddoti raccontati ai nipoti da Pia e Laura Portoghesi hanno avuto per anni il fascino della tradizione orare, delle fiabe. Ma la storia di quella casa e delle persone che vi hanno vissuto mentre «facevano la Costituzione» non era ancora stata abbozzata. I racconti di questo libro, che tanto ha da insegnare, soprattutto ai giovani, sono un emblema significativo di un modo di concepire e vivere la politica, non intesa come esercizio di potere ma come autentico ed esigente servizio a favore della comunità e del bene comune. Da cosa il curioso nome “Comunità del Porcellino”? No vi resta che leggere il libro!