SIDEWAYS: quando il cinema incontra il vino
Sideways è un film ironico, intelligente e profondo, a tratti un po' malinconico ma supportato da alcune scene davvero esilaranti. Miles e Jack sono diversi come potrebbero esserlo un Pinot e un Cabernet, ma entrambi saranno travolti dagli eventi del viaggio. Miles dovrà fare i conti con la propria vulnerabilità, i propri fallimenti e l'incapacità di superare il trauma del divorzio. Jack invece si scontrerà con le sue insicurezze, la paura di “diventare grande” e di impegnarsi nel matrimonio.
Il vino fa da filo conduttore a tutta la storia. Vale la pena riportare le bellissime parole, quasi poetiche, con cui Maya declina a Miles il suo amore per il vino.
Il vino è un essere vivente. E amo immaginare l'anno in cui sono cresciute le uve di un vino. Se c'era un bel sole, se pioveva. E amo immaginare le persone che hanno curato e vendemmiato quelle uve. E se è un vino d'annata, penso a quante di loro sono morte. Mi piace che il vino continua a evolversi. Che se apro una bottiglia oggi avrà un gusto diverso da quello che avrebbe se l'aprissi un altro giorno. Perché una bottiglia di vino è un qualcosa che ha vita. Ed è in costante evoluzione e acquista complessità, finché non raggiunge l'apice. Come il tuo Cheval Blanc. E poi comincia il suo lento, inesorabile declino. E che sapore… cazzo, quant'è buono!
Durante il film sono menzionate decine di altre etichette oltre al già citato Cheval Blanc del 1961 (la bottiglia con cui Miles avrebbe voluto festeggiare i 10 anni di matrimonio e che invece si ritrova a bere da solo in un bicchiere di plastica da fast food). Ci sono il Bordeaux St. Emilion Grand Cru, il Pinot Noir Richebourg, il Sauvignon Blanc Fiddlehead del 1999, il Syrah Andrew Murray riserva del 1997 e anche un vino italiano, un Sassicaia del 1988.
Curiosamente, subito dopo l'uscita del film negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, la vendita di bottiglie di Pinot Nero, tanto decantate da Miles nel film1, hanno subito un'impennata del 20%, mentre quelle di Merlot, denigrate dallo stesso protagonista, sono nettamente calate.
Sideways è un film che consiglio vivamente a tutti gli amanti del vino. E'una commedia agrodolce da assaporare lentamente, magari sorseggiando un buon calice di rosso…
1Ha la buccia sottile, è sensibile, matura presto. E, insomma… non è una forza come il Cabernet che riesce a crescere ovunque e fiorisce anche quando è trascurato. No, al Pinot Nero servono cure e attenzioni. Sì, infatti cresce soltanto in certi piccolissimi angoli nascosti del mondo. E… e solo il più paziente e amorevole dei coltivatori può farcela, è così. Solo chi si prende davvero il tempo di comprendere il potenziale del Pinot sa farlo rendere al massimo della sua espressione. E inoltre, andiamo… oh, i suoi aromi sono i più ammalianti e brillanti, eccitanti e sottili e antichi del nostro pianeta.