Un fiore nel cemento – disegni e versi
tratto dal blog “Le Urla dal Silenzio“
Questo “scarabocchio” è stato ispirato da colei che hi dato tutto, senza chiedere mai niente.
Ho immaginato il luogo dove è stata rinchiusa e ho immaginato lei come un fiore. Ho poi rappresentato il “FIORE” simbolo dell'amore che è rivolto verso la luce… verso la libertà, a cui sempre si aspira. Ho volutamente lasciato non colorata la dimora solitaria e ngusta. Perché è un luog morto, spento, privo di vita. Ed ho volutamente dato colore (quindi VITA) al bociolo di rosa, anche se è stato trinciato dal “roseto” in cui si trovava (la famiglia) e collocata in un luogo così sinistro e squallido. E' rimasta con i colori della vita. Ha conservato la voglia di vivere, sopravvivendo ad un luogo che il desiderio di vivere invece lo fa passare. Un luogo dove le relazioni umane sono limitate, che impoverische l'esistenza.
Chi è prigioniero, scagliato in mille, pezzi, impara da questi indicibili orrori ad amare la sua solitudine e così il più grande ambiente da esplorare diventa proprio se stesso. Imparando, anche nei dolori più acuti, a rimanere se stesso.
I venti poi… spingeranno la vela di questa zattera attraverso il pacifico mare della nostra interiorità.