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Scritto da nel Numero 61 - 1 Luglio 2009, Viaggi | 0 commenti

Viaggio in Canada

Avevo una casina piccolina in Canadà, diceva una canzone della mia infanzia e io guardavo sul mappamondo l'immenso Canada dove mio fratello era stato con i boy scout.
L'immensità si misura pensando che fra i due estremi Vancouver e Halifax c'è una distanza superiore a quella fra Montreal e L'Italia!
Solo ora ho avuto l'opportunità di andarci visitando quattro città: Vancouver, Toronto, Ottawa e Montreal. In queste quattro città, nella mia veste di rappresentante degli atenei nella Consulta regionale degli emilianoromagnoli nel mondo, ho incontrato i corregionali colà emigrati e illustrato a loro, all'ambasciatore e ai consoli i risultati della mia ricerca sull'emigrazione dalla nostra regione dal 1869 al 2007, con particolare riguardo a quella verso quel paese.
In questa breve nota, però, intendo solo ripercorrere alcuni aspetti del mondo che ho visto, anche se le emozioni provate a incontrare le nostre comunità meriterebbero ampio spazio. Iniziamo dalla lontana Vancouver, nove ore di fuso orario, splendida posizione geografica fra mare e montagne, con grandi parchi, un bel porto, ma con un impianto urbanistico tipicamente americano, privo di piazze, con un po' di grattacieli nel centro e una periferia di case piccole e disordinate. Caldissima l'accoglienza dei corregionali Giorgio e Marilena che mi hanno scorazzato a destra e a manca. Interessante vedere come l'Ikea sia eguale in tutto il mondo!
Toronto è invece confrontabile con New York: splendidi grattacieli, superba la vista dalla torre simbolo dell'intero paese, notevole l'Ontario Museum con opere cinesi che non avevo visto neppure in Cina, veramente rimarchevole il corteo dell'imperatore Xu Yang riprodotto in un lungo rotolo, purtroppo non fotografabile e senza riproduzioni al book shop, mi ricordava il Bayeux tapestry con la battaglia di Hastings (se non lo conoscete cercatelo con google). E poi oggetti di grande livello di ogni parte del mondo. Degno di menzione il Bata museum che ripercorre la storia mondiale delle scarpe dalla mummia di Bolzano ai giorno nostri.
Ottawa città si avvicina a quelle europee, il peso dei grattacieli diminuisce, ci sono alcune piazze, qui ho potuto visitare il complesso del parlamento e l'aula della Camera dei deputati, nella quale era in corso un dibattito, poco animato come quelli che a volte si vedono in tv nella nostra a Roma.
Montreal infine ha un impianto europeo, case e palazzi delle dimensioni alle quali siamo abituati. La vista dall'alto avviene dalla torre ricurva dello Stadio olimpico, sulla quale si sale con una funicolare, vicino al Biodome dove si trovano ricostruiti quattro paesaggi popolati d'animali. Nella biblioteca del dipartimento di Matematica della Mac Gill University ho trovato una rivista con alcune mie prime pubblicazioni…
Effettivamente animata la sterminata città sotterranea (molto diversa dai nostri oggi abbandonati sottopassaggi!) che collega anche numerosi shopping center fuori terra dove si rifugiano in inverno (ma anche in primavera) i cittadini per sfuggire alla morsa del gelo.
Una gita ci ha portato a Mont Tremblant, una specie di Cortina d'Ampezzo, ma costruita interamente negli ultimi quindici anni e quindi con un'aria … troppo nuova!
A Montreal ha sede le Circe du soleil e la visita si è chiusa con questo spettacolo che ha lasciato un caldo e colorato ricordo.

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