L'artista viaggiatore: Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani
C'è tempo solo fino al 21 giugno per vedere a Ravenna questa mostra ospitata dal MAR in via di Roma 13. Nell'Ottocento nasce il viaggio inteso come desiderio e “scoperta” di nuovi orizzonti, di paesi, di popolazioni e di culture anche artistiche sconosciute. È con Gauguin, sul finire del XIX secolo, che lo sguardo dell'artista europeo diventa fatto creativo ed estetico a tutto tondo: la vita, l'arte, la cultura di popoli lontani, i paesaggi, i corpi, i colori di paesi esotici e primitivi innestano una svolta decisiva all'arte europea.
Jules Pierre Van Biesbroeck, Danse sous la tente au désert, 1900 ca., Musée d'Art moderne et d'Art contemporain de Liege
La mostra presenta i percorsi di alcuni dei più significativi pittori che hanno viaggiato e vissuto fuori dall'Europa, ma anche come i quattro continenti extraeuropei (Asia, Africa, Americhe e Oceania) furono vissuti e visti dagli artisti “occidentali”, a cavallo tra l'orientalismo ottocentesco di Alberto Pasini e le avanguardie, che hanno rielaborato in nuovi termini stilistici le suggestioni esotiche. I luoghi diventano i veri protagonisti del progetto: la Tahiti di Gauguin e Matisse, il Siam di Chini, la Nuova Guinea di Nolde e Pechstein. Alcune vetrine sono dedicate a diverso materiale etnografico ed artistico di quei luoghi, nonché documentazione di reportages fotografici storici.
A parte alcuni quadri incomprensibili, che potrebbero rappresentare qualunque luogo, la maggioranza rispetta il tema e mostra il mondo visto da artisti, quando fare fotografie era decisamente complicato a differenza di oggi. Il risultato è spesso molto suggestivo.
Per ogni informazione www.museocitta.ra.it