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Scritto da nel Economia e Mercati, Numero 59 - 1 Maggio 2009 | 0 commenti

La svolta verde negli USA: American Recovery and Reinvestment Plan e green jobs

Nel discorso tenuto la notte delle elezioni, Barack Obama ha parlato di un “pianeta in pericolo” ed ha indicato gli investimenti nelle energie verdi una priorità del suo programma politico, ponendo come obiettivo la riduzione dell'80 per cento delle emissioni Usa di gas serra entro il 2050.
Occuparsi di cambiamenti climatici e politiche energetiche implica trovare misure oggi ad una problematica i cui effetti diventeranno evidenti solo dopo molti anni e questo probabilmente è l'aspetto più difficile della questione. Come afferma l'economista Nicholas Stern, “i criteri base fondamentali per l'elaborazione delle politiche sul clima si possono sintetizzare in efficacia nel ridurre le emissioni, nella misura richiesta; efficienza nel contenere i costi; spirito di equità nel riconoscere le differenze di reddito, di livello tecnologico e di responsabilità storica”. La riconfigurazione dell'economia nazionale diventa pertanto necessaria sia per rafforzare la capacità di reazione agli effetti dei cambiamenti climatici in corso sia per ridurre il ricorso ai composti del carbonio ed il conseguente rischio ambientale. Si tratta dunque di impostare e gestire un'economia degli investimenti e della crescita in una prospettiva che preveda sia l'adattamento sia la riduzione del rischio ambientale.
Contemporaneamente, l'altra sfida a cui la politica di Obama deve trovare risposta è l'emergenza occupazionale legata alla crisi economica, che a partire dal dicembre 2007 ha colpito trasversalmente tutti i settori dell'economia statunitense.
Se si considera inoltre che l'impatto della crisi è stato acuito dall'impennata dei costi energetici, dovuta all'aumento del prezzo del petrolio nel primo semestre del 2008, si comprende facilmente la tematizzazione in seno al Congresso sulle misure di rilancio dell'economia sulla base di politiche energetiche eco-sostenibili e sugli effetti positivi sul mercato del lavoro.
In questo contesto si inserisce il dibattito sui green jobs, ovvero quei profili occupazionali che dovrebbero conseguire ad un investimento in programmi volti a realizzare l'indipendenza energetica e un'economia a bassa immissione di anidride carbonica. Nell'ottobre 2008 viene pubblicato dall'associazione Apollo Alliance The New Apollo Program. Clean Energy, Good Jobs: An Economic Strategy for American Prosperity, un programma di rilancio dell'economia da cui prenderà spunto la proposta di legge presentata al Congresso nel dicembre 2008, l'Apollo Economic Recovery Act. L'ambizioso obiettivo di tale programma è la creazione di 5 milioni di green jobs nell'arco di 10 anni, tramite un investimento di 5 miliardi di dollari.
Per quanto non esista ancora una definizione univoca, in generale quando si parla di green jobs si fa riferimento a lavoratori con occupazioni tradizionali il cui profilo si inserisce nell'attuazione di sei strategie economiche eco-sostenibili: riadattamento degli edifici, trasporti a grande capacità, autoveicoli ad alta efficienza energetica, energia eolica, energia solare, biocombustibili. Un cambiamento in questa direzione, coinvolgendo trasversalmente più settori, creerebbe pertanto nuove opportunità per carpentieri, elettricisti, operai metalmeccanici ed altre figure tradizionali che potrebbero beneficiare di occasioni di riqualificazione e crescita professionale.
Nel gennaio 2009 viene annunciata dal Presidente Obama l'adozione di un nuovo pacchetto fiscale, l'American Recovery and Reinvestment Plan. Stimato complessivamente nella somma di 775 miliardi di dollari, è stato previsto che tale intervento dovrebbe originare, nell'arco di un biennio, tra i 3,3 e i 4,1 milioni di nuovi posti di lavoro. Il piano si scompone in differenti misure e le “energie verdi” sono comprese tra gli investimenti in infrastrutture, istruzione, salute ed energia. In particolare, al fine di ridurre nel futuro la dipendenza dal greggio straniero e favorire interventi ambientalisti, è previsto un investimento di 32 bilioni di dollari per modificare il sistema di trasmissione, distribuzione e produzione dell'energia, favorendo le cosiddette “reti intelligenti” e gli investimenti nelle energie rinnovabili. Inoltre sono previsti 16 bilioni di dollari per interventi di manutenzione di edifici pubblici nell'ottica di risparmio energetico mentre 6 bilioni di dollari sono stanziati per interventi alle abitazioni private delle famiglie a basso reddito.
La presa di coscienza dello stretto legame esistente fra una politica energetica eco-sostenibile e la crescita economica e occupazionale è fondamentale, soprattutto in un momento di crisi economica. Un sistema energetico a bassa componente di idrocarburi non rischia di esaurirsi, cambia dal profondo la struttura del sistema, è dinamico per le opportunità di crescita che offre sul piano globale ed è portatore di reale valore economico e sociale. Secondo un'analisi condotta dal Hearth Policy Institute, un investimento di 1 miliardo di dollari per il retro-adattamento foto-voltaico degli edifici darebbe origine ad un numero di posti di lavoro 26 volte maggiore rispetto ad un investimento della stessa portata in energia nucleare e ben 30 volte maggiore se avvenisse nell'industria carbonifera.
Viste le forti implicazioni sul versante delle relazioni di lavoro, è fondamentale che la transizione verso un'economia ad alta efficienza energetica vada di pari passo con rilevanti riforme del mercato del lavoro, in particolare in materia di sicurezza sociale, per prevenire e contrastare eventuali distorsioni della domanda e dell'offerta, ed in materia di formazione professionale per favorire l'ingresso nel mercato del lavoro di figure ad alta professionalità nel settore delle energie rinnovabili.

Riferimenti bibliografici:
Apollo Alliance (2008), The New Apollo Program,

A. Barboni, M. Zagordo, Il piano anti-crisi di Barack Obama. Il mercato del lavoro negli Stati Uniti in tempi di recessione, in Bollettino Speciale Adapt, 5 febbraio 2009, n.3,

Bill H.R.1, American Recovery and Reinvestment Act, 28 gennaio 2009
R. Pollin, H. Garrett-Peltier, J. Heintz, H. Scharber (2008), Green Recovery. A Program to create good jobs and start building a low-carbon economy, Center for American Progress, Political Economy Research Institute, University of Massachussetts
R. Pollin, J. Wicks-Lim (2008), Job opportunities for the green economy: A state-by-state picture of occupations that gain from green investments, Political Economy Research Institute, University of Massachussetts
N. Stern (2009), Un piano per salvare il pianeta, Feltrinelli Editore Milano

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