Alto gradimento I e II Round
Sfuggendo dai vari bar e pub di via Zamboni, risalgo verso le due Torri, giro a sinistra oltrepassando una presunta pizzeria e mi avvio, piroettando su me stesso, in direzione piazza San Francesco.
Senza “tappi” intermedi, arrivo intorno alle 21.10 davanti all'Alto Tasso dove si terrà la prima serata di “Alto gradimento”.
Alto gradimento è una serie di incontri con “storie di vino e di vignaioli”.
Ogni sera per un totale di sei incontri, l'”Alto Tasso” sarà lo scenario dove si presenteranno tre vini diversi e dove si racconterà la storia di ogniuno: le sue vicende, le sue difficoltà e quindi il risultato finale nel bicchiere.
Gli incontri sono organizzati da “Gusto Nudo”: progetto di distribuzione di vini e di divulgazione culturale sul mondo della produzione enoica che nasce dall' esperienza di Terra e libertà/Critical wine (progetto nato nel 2001 da un'idea di Luigi Veronelli).
Gusto Nudo mantiene a testa alta i suoi principi fondamentali: entrati nel locale, in un'atmosfera rilassata e accomodante, veniamo introdotti da Teo Gattoni su come si svolgeranno gli incontri di “Alto Gradimento”, sulle scelte dei vini e gli abbinamenti coi cibi.
La prima serata (10 febbraio) ci presenta tre vini di tutto rispetto: Ansonica dell' Argentario 2007 Doc (Az.Agricola Il Cerchio, Capalbio,GR), Aglianico d' Irpinia “Le Fole” 2006 Igt (Cantina Giardino, Ariano Irpino, AV) e Rosso Marche “Nocenzio” 2006 Igt (Azienda agricola la Distesa, Cupramontana, AN).
Mentre inizio la degustazione dell'Ansonica dell'Argentario, apprezzandolo per la sua personalità, su una parete continua la proiezione di filmati di interviste a vinaioli e amanti del vino. Intanto il fotografo Antonio Donato, presenza fissa a ogni incontro, continua a ritrarre momenti unici di persone con un bicchiere in mano.
Il clima è gioviale e dopo aver accompagnato il vino con vari salumi e formaggi passiamo all'Aglianico, dalla buona struttura e raggiungiamo il rosso Marche, un vino armonico e perfettamente abbinato al tagliere misto in tavola. La serata continua con domande del pubblico, conversazioni e scambi di opinioni.
Mi avvio verso casa che è quasi l'una riuscendo a prendere l'ultimo 13.
La seconda serata (24 Febbraio) già siamo rodati.
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con le persone conosciute la sera precedente prendiamo posto per un incontro all'insegna del Piemonte: tre Doc fantastici che raccontano ognuno una storia diversa.
I vini vengono presentati uno per uno e vengono spiegate le tecniche di lavorazione.
L'utilizzo di processi naturali ci permette di gustare tre ottimi calici: Timorasso “San Vito” 2007 Doc (Soc. Coop Valli unite, Costa Vescovato, AL), Croatina “Marmotè” 2007 Doc (Soc. Coop Valli unite, Costa Vescovato, AL) e Barbera Colli Tortonesi 2006Doc (Soc. Coop Valli unite, Costa Vescovato, AL).
Il primo vino spicca per il grado alcolico (15 gradi) insolito per un bianco.
Nonostante ciò, si sposa perfettamente con i salumi tipici piemontesi che abbiamo nel tagliere.
Dopo una breve pausa passiamo al Croatina, ottimo, finendo la serata con un buon Barbera non filtrato dalla forte personalità.
Un'ottima serata per noi, soprattutto per il nostro palato.
Senza “tappi” intermedi, arrivo intorno alle 21.10 davanti all'Alto Tasso dove si terrà la prima serata di “Alto gradimento”.
Alto gradimento è una serie di incontri con “storie di vino e di vignaioli”.
Ogni sera per un totale di sei incontri, l'”Alto Tasso” sarà lo scenario dove si presenteranno tre vini diversi e dove si racconterà la storia di ogniuno: le sue vicende, le sue difficoltà e quindi il risultato finale nel bicchiere.
Gli incontri sono organizzati da “Gusto Nudo”: progetto di distribuzione di vini e di divulgazione culturale sul mondo della produzione enoica che nasce dall' esperienza di Terra e libertà/Critical wine (progetto nato nel 2001 da un'idea di Luigi Veronelli).
Gusto Nudo mantiene a testa alta i suoi principi fondamentali: entrati nel locale, in un'atmosfera rilassata e accomodante, veniamo introdotti da Teo Gattoni su come si svolgeranno gli incontri di “Alto Gradimento”, sulle scelte dei vini e gli abbinamenti coi cibi.
La prima serata (10 febbraio) ci presenta tre vini di tutto rispetto: Ansonica dell' Argentario 2007 Doc (Az.Agricola Il Cerchio, Capalbio,GR), Aglianico d' Irpinia “Le Fole” 2006 Igt (Cantina Giardino, Ariano Irpino, AV) e Rosso Marche “Nocenzio” 2006 Igt (Azienda agricola la Distesa, Cupramontana, AN).
Mentre inizio la degustazione dell'Ansonica dell'Argentario, apprezzandolo per la sua personalità, su una parete continua la proiezione di filmati di interviste a vinaioli e amanti del vino. Intanto il fotografo Antonio Donato, presenza fissa a ogni incontro, continua a ritrarre momenti unici di persone con un bicchiere in mano.
Il clima è gioviale e dopo aver accompagnato il vino con vari salumi e formaggi passiamo all'Aglianico, dalla buona struttura e raggiungiamo il rosso Marche, un vino armonico e perfettamente abbinato al tagliere misto in tavola. La serata continua con domande del pubblico, conversazioni e scambi di opinioni.
Mi avvio verso casa che è quasi l'una riuscendo a prendere l'ultimo 13.
La seconda serata (24 Febbraio) già siamo rodati.
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con le persone conosciute la sera precedente prendiamo posto per un incontro all'insegna del Piemonte: tre Doc fantastici che raccontano ognuno una storia diversa.
I vini vengono presentati uno per uno e vengono spiegate le tecniche di lavorazione.
L'utilizzo di processi naturali ci permette di gustare tre ottimi calici: Timorasso “San Vito” 2007 Doc (Soc. Coop Valli unite, Costa Vescovato, AL), Croatina “Marmotè” 2007 Doc (Soc. Coop Valli unite, Costa Vescovato, AL) e Barbera Colli Tortonesi 2006Doc (Soc. Coop Valli unite, Costa Vescovato, AL).
Il primo vino spicca per il grado alcolico (15 gradi) insolito per un bianco.
Nonostante ciò, si sposa perfettamente con i salumi tipici piemontesi che abbiamo nel tagliere.
Dopo una breve pausa passiamo al Croatina, ottimo, finendo la serata con un buon Barbera non filtrato dalla forte personalità.
Un'ottima serata per noi, soprattutto per il nostro palato.