Gian Domenico Cassini, una vita dedicata all' astronomia fra Bologna e Parigi
E' diventato celebre per aver realizzato la grande meridiana di San Petronio a Bologna, ma Gian Domenico Cassini deve essere ricordato anche per le importanti scoperte astronomiche compiute nel corso della sua lunga attività scientifica.
E dire che lo scienziato, nato a Perinaldo, in Liguria, nel 1625, cominciò a farsi conoscere come veggente per aver previsto nel 1649 la vittoria delle truppe di Innocenzo X, nel corso di una spedizione militare contro il Duca di Parma. Ma i suoi rapporti con l' astrologia finirono lì perché Cassini rifiutò qualsiasi ulteriore contatto con quella presunta scienza.
Dopo essere stato invitato a Bologna dal conte Malvasia per gestire un osservatorio privato, lo scienziato ligure nel 1650 ottenne la cattedra di astronomia presso l' università.
Gli anni trascorsi nella città emiliana furono fondamentali per Cassini, che divenne uno dei più noti astronomi europei dell' epoca
La realizzazione della meridiana di San Petronio, completata nel 1655, fu un capolavoro tecnico per l' epoca. Per costruire lo strumento scientifico Cassini dovette superare non poche difficoltà, come quella di praticare il foro gnomonico sul tetto della chiesa in modo che il raggio solare non fosse ostacolato dalle colonne della navata.
La meridiana, che l' astronomo denominò eliometro, è la più lunga del mondo con i suoi
Con questo strumento, Cassini si proponeva di verificare la correttezza della riforma gregoriana del calendario, calcolando la lunghezza dell'anno solare tramite la misura del tempo trascorso tra due passaggi successivi del Sole all' equinozio di primavera.
Ma l' astronomo, grazie alla sua meridiana, ottenne un altro straordinario, benché rischioso per l' epoca, risultato scientifico, fornendo la prima conferma osservativa della centralità del Sole e del moto terrestre attorno ad esso. Su questi argomenti, solo pochi decenni prima, Galileo aveva subito le attenzioni dell' Inquisizione, patendo il carcere e l' umiliazione dell' abiura.
Il nome di Cassini è legato anche ad altre importanti scoperte astronomiche come il calcolo della rotazione di Marte, determinata con una precisione di tre minuti, e la misura della distanza del pianeta rosso dalla Terra. Opera sua sono anche le scoperte della famosa “macchia rossa” di Giove, che è l' occhio di un enorme uragano presente da centinaia di anni nell' atmosfera gioviana, di quattro satelliti di Saturno e della divisione tra gli anelli del pianeta che ancora oggi porta il suo nome.
La fama di Cassini si consolidò travalicando i confini, tanto che nel 1669 fu chiamato a Parigi da Luigi XIV a dirigere l'Observatoire Royal, appena istituito.
Nella capitale francese il grande scienziato mise su famiglia dando origine ad una vera e propria dinastia di astronomi che diressero l'Observatoire sino alla rivoluzione francese, con il pronipote Cassini IV.
In omaggio ai suoi meriti astronomici la comunità scientifica ha dedicato a Cassini, un cratere sulla Luna e uno su Marte oltre a una regione di Giapeto, un satellite di Saturno.
Il riconoscimento più recente all' astronomo ligure è stato dare il suo nome alla missione congiunta NASA/ESA, che ha portato la sonda Cassini a esplorare il sistema di Saturno.
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