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Scritto da nel Letteratura e Filosofia, Numero 37 - 16 Aprile 2008 | 0 commenti

Dream of life

Immortalare l'immagine di una personalità così poliedrica e versatile come quella di Patti Smith, non è un'impresa facile. Arrivare a carpirne la profonda essenza sciogliendo le trame complesse della sua poetica, significa poi riuscire a tratteggiare con contorni netti il ritratto di una donna dalle mille sfumature, racchiudere in un'istantanea il continuo divenire di un'anima irruenta, placata solo dal tempo e dal lutto. Risiede in quest'ammirevole capacità di dare forma ai pensieri e alle emozioni della poetessa del rock la grandezza di Dream of life, opera del regista e fotografo Steven Sebring.
Il film raccoglie undici anni d'immagini, concerti, poesie, undici anni di vita che la stessa Patti Smith ama definire un susseguirsi di eventi fortunati e sfortunati. Gioie e sofferenze si alternano come nella quotidianità di ognuno di noi, ma ciò che colpisce è la profonda e incondizionata passione per la vita pur nelle situazioni più drammatiche. Emblematica in tal senso la massima dedicatale da Allen Ginsberg, secondo la quale anche di fronte ad un grande lutto, diventa presto o tardi necessario lasciar andare lo spirito del morto per continuare a celebrare la propria vita. A questa celebrazione l'artista americana dedica parte delle sue opere: poesie, dipinti, canzoni nelle quali si concretizza il suo incessante desiderio di libertà, di indipendenza, di sentirsi al di fuori di ogni inutile schema.
In Patti Smith convivono la superbia della rockstar e l'umiltà della gente operaia di Chicago, ciò che ne deriva è l'immagine di una personalità assai complessa, un temperamento forte, combattivo, e allo stesso tempo intimamente materno. L'impegno sociale degli anni '70 non è mai venuto meno, le marce, le contestazioni di piazza, continuano ad essere oggi come allora uno dei tanti mezzi per far sentire la sua voce, la voce di chi al contrario di molti della sua generazione non si è votata ad uno sterile solipsismo. L'immagine che Steven Sebring ci consegna di questa musa del rock, è l'immagine di un'artista a 360 gradi in continua evoluzione, in continua ricerca, tutto ciò che ci viene chiesto è restare ad ascoltare.

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