ZTL-CNR
Ansa: Bologna, 15 Febbraio 17.38
La proposta farà sicuramente discutere nei prossimi giorni.
Dopo l’obbligo di guinzaglio, patentino e relativa assicurazione per razze pericolose, il sindaco Cofferati dichiara guerra alle cacche dei cani.
Stiamo parlando della ZTL-CNR: Zona Traffico Limitato ai Cani Non Residenti, la nuova ordinanza con cui il primo cittadino di Bologna intende dare scacco matto al degrado urbano.
Se fino ad oggi l’accesso al centro storico era vietato alle automobili prive di permesso, prossimamente potrebbe esserlo anche per i cani non muniti di apposito contrassegno. Difatti, qualora la proposta dovesse divenire ordinanza, solamente i cani con proprietari residenti in centro potranno circolare liberamente nella nuova ZTL.
Al motto “tanti i problemi, una sola la fonte: i punkabbestia e i loro cani", Il sindaco è così convinto di prendere due piccioni con una fava: ripulire i portici dai mal odoranti escrementi animali e risolvere, almeno in parte, anche la problematica sicurezza.
Ricorderete infatti la recente aggressione ai danni di un pubblico ufficiale da parte di un cane non adeguatamente custodito, oltre che non residente.
La tattica è sottile e perfettamente coerente con la sua politica liberticida: non potendo impedire direttamente l’ingresso in centro ai punkabbestia, per ovvie ragioni costituzionali, la giunta spera di trovare un escamotage adottando l’ementare proprietà transitiva.
Se è vero che un punkabbestia è tale solo se accompagnato dal suo fedele pitbull, allora limitando l’accesso ai cani non residenti, automaticamente anche i loro inseparabili padroni non potranno oltrepassare le mura.
La sanzione per chi passeggerà a “quattro zampe” nel centro storico pur senza risiedervi sarà dai 30 ai 50 euro a seconda dell’entità del danno producibile.
Per chi non pagherà la multa seduta stante, sarà prevista la requisizione dell’animale che verrà restituito previo pagamento della somma.
E dove sistemare gli animali requisiti?
La giunta comunale propone di riconvertire i CPT, un tempo dimora per extracomunitari, in Canili di Permanenza Temporanea, quindi sempre CPT.
I proventi delle multe saranno utilizzati sia per il mantenimento dei cani all’interno del CPT, sia per la creazione di aree verdi lungo tutto il territorio Bolognese, alcune delle quale, trapela da Palazzo d’Accursio, sembra saranno adibite come oasi per i cani e i loro fedeli amici: i punkabbestia.
Non solo repressione quindi, ma anche propositività: decentrare i punkabbestia e contemporaneamente attrezzare delle aree della città dove possano vivere senza dare fastidio a nessuno e senza che nessuno dia fastidio a loro.
“An’s puteva brisa ander aventi acse! Tot i de for dall’osc ed ca ai’rà al marzapid pin ed mirda gnac al fos l’ort d’la pescarola”.
La situazione effettivamente è ormai insostenibile. I famosi portici di Bologna, un tempo anima del commercio e della socializzazione cittadina (felsinea), ormai ricordano un rigoglioso campo ricoperto di letame, spiega Antonio Aldrovandi, detto Al Bel Tunen del comitato “La Bologna Civile”, che approva con entusiasmo l’iniziativa comunale.
Si attende ora la reazione di Arcoxia, portavoce del Comitato punkabbestia piazza Verdi; saranno disposti a fare un passo indietro o, come i Cobas del latte, si presenteranno con carichi di letame animale?
Ma è vera la proposta di Cofferati?
sulla veridicità della proposta gli autori preferiscono non esprimersi.
è interessante tuttavia notare la verosimilità della proposta..basti pensare al patentino per i cani (assieme a quello per i motorini) e all'idea di schedare per poi prelevare il DNA delle cacche dei cani al fine di risalire ai padroni responsabili..
è possibilie che tale proposta venga avanzata? vi sembra in linea con la politica dell' ex sindacalista?
Bell'articolo. Ovviamente “L'è vera?” era ironico, comunque tra moralizzazioni forzate, e l'incentrarsi della politica locale sui veri problemi, tipo l'annosa vicenda dei lavavetri, ho imparato a non stupirmi più di niente…
L'amministrazione comunale sta dimostrando una certa fantasia. Probabilmente si tratta di quell'impulso creativo che colpisce gli animi più disperati.
Io credo che comunque Cofferati rappresenti i bisogni politici dei bolognesi, in primis sulla sicurezza, e che abbia tolto al centrodestra ogni tema politico che avrebbero potuto cavalcare come nel '99, al di là del folclore e della bolognesità.