Un motore invisibile
C' è ma non si vede, non si tratta del trucco di un prestigiatore, ma dell' energia oscura, l a misteriosa forza considerata alla base dell' accelerazione nell' espansione dell' universo, di cui un recente studio scientifico internazionale avrebbe confermato l' esistenza.
Questo motore cosmico, invisibile allo sguardo umano, è probabilmente il componente principale dell' universo, pare ne occupi i ¾, e agisce come una forza antigravitazionale che tende a respingere i corpi anziché attirarli.
La presenza di una forza che controbilanciasse la gravità per mantenere il cosmo in equilibrio era stata ipotizzata già da tempo.
Quando ancora non era stata scoperta l' espansione dell' universo, Albert Einstein aveva ipotizzato, l' esistenza di un fattore, da lui definito costante cosmica, che altro non era che una forza repulsiva in grado di bilanciare l' attrazione gravitazionale rendendo così l'universo stabile e statico.
Per un capriccio del destino il geniale scienziato abbandonò l' idea di costante cosmica, definendola il suo più grande errore, quando negli anni '20 del secolo scorso Hubble dimostrò che l' universo non era statico ma in espansione, mentre le recenti scoperte inducono a ritenere che proprio con la sua intuizione originaria Einstein poteva avere già individuato l'energia oscura.
Molto resta da scoprire sulla natura di questa enigmatica forza, ma lo studio, nel quale ha svolto un ruolo di primo piano l' Istituto nazionale di Astrofisica, è un significativo passo in avanti.
Per compierlo gli astronomi hanno sono andati a ritroso nel tempo, osservando la posizione e la velocità di migliaia di galassie molto distanti, nell' ordine di alcuni miliardi di anni luce.
La conclusione stupefacente di questa analisi è stata che l'universo nel passato si sia espanso più lentamente che adesso.
Un dato apparentemente in contradizione con i modelli della cosmologia classica, secondo i quali dall' esplosione primordiale che 15 miliardi di anni fa avrebbe fatto nascere l' universo ,il famoso Big Bang, lo spazio ha cominciato a espandersi e le galassie sono state trascinate lontano le une dalle altre.
In un universo composto solo di materia, questa corsa verso l' infinito dovrebbe rallentare col trascorrere del tempo , poiché gli ammassi galattici, formati da una miriade di corpi celesti, verrebbero riavvicinati fra loro dalle reciproche attrazioni gravitazionali.
Al contrario l' universo si sta espandendo con una velocità che sembra crescere con l' aumentare della sua età.
L' energia oscura potrebbe essere il tassello mancante per completare questo affascinante mosaico, spiegando le ultime osservazioni astronomiche che mostrano l'universo in espansione accelerata. Questa forza ha una doppia influenza, sia sull' espansione dell'universo che sulla velocità con cui l' attrazione gravitazionale riesce ad avvicinare le galassie osservabili. Infatti, se l' universo nella sua globalità si espande e le galassie più lontane sembrano allontanarsi fra loro, a distanze minori, nell' ordine di alcune decine di milioni di anni luce, l'attrazione gravitazionale riesce a vincere l'espansione aggregando la materia in strutture più grandi, come i gruppi e gli ammassi di galassie.