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Scritto da nel Numero 29 - 1 Dicembre 2007, Politica | 0 commenti

Una nuova stagione della politica?

Ormai un mese e mezzo fa si sono svolte le elezioni primarie del Partito Democratico che hanno portato all'investitura di Walter Veltroni a primo segretario della nuova formazione del Centrosinistra nata dall'aggregazione tra i Democratici di Sinistra e la Margherita.

Da quel 14 ottobre molte cose sono cambiate nel panorama politico italiano a cominciare dall'avverarsi di una profezia molto cara al Presidente del Consiglio che vedeva nella nascita del PD un collante per tutta l'Unione.

Infatti nel periodo di minor consenso per il Governo Prodi, quando le difficoltà all'interno della maggioranza di governo parevano insuperabili e la famosa spallata agitata più volte come una clava dal leader dell'opposizione Silvio Berlusconi si annunciava imminente e letale, l'articolata e variopinta coalizione di governo ha (ri)trovato quella – forse temporanea – unità che ha consentito l'approvazione della Legge Finanziaria, da molti commentatori considerata come il patibolo sul quale sarebbero caduti Prodi e tutti i suoi Ministri, vittime sacrificali di una maggioranza troppo litigiosa e attenta unicamente al bieco ritono personale di ogni suo singolo componente.

Proprio l'approvazione della Finanziaria ha sparigliato le carte e accelerato la transizione che vede nella formazione di un grande partito unico di Centrodestra, come risposta al PD, il compimento di un periodo di cambiamento nello scenario politico che si attende ormai da due decenni.

Indubbiamente la spallata mancata, proprio nel momento in cui il Governo pareva maggiormente vulnerabile, ha sancito la sconfitta politica di Berlusconi e della strategia dello scontro da lui intrapresa già all'indomandi delle elezioni a cominciare dalla negazione della sconfitta, seppur di misura, uscita dalle urne. Strategia dello scontro imposta a tutta la coalizione (con pochi timidi distinguo) e che gli altri partiti del Centrodestra non hanno mancato di far pubblicamente pesare sulle spalle del vecchio leader nel momento in cui si è dimostrata inefficace.

Però il camaleontico Berlusconi non si è scomposto, ma anzi, com'è nel suo carattere, ha reagito attacando e, approfittando di un bagno di folla da lui organizzato, ha azzerato FI e CDL (notoriamente “cose” sue) per dare vita al Partito delle Libertà, partito unico del Centrodestra, aprendo lo scontro con gli altri leder del Centrodestra ai quali intende sotrarre militanti ed elettori.

Ad oggi nessuno si ricorda del Berlusconi sconfitto – dentro e fuori la sua coalizione – sulla Finanziaria, ma tutti sanno del Berlusconi capo del nuovo Partito delle Libertà pronto a rinnovarsi per tornare al Governo, anche in contrapposizione a due grigi “burocrati” come Fini e Casini per molti anni suoi alleati.

Il secondo passo sarà la ricerca di un'intesa sulle riforme con Veltroni ed il PD che porti ad un sistema elettorale in grado di dare ai maggiori partiti delle due coalizioni il potere di governare senza il ricatto di medi e piccoli partitini. Sfida questa che potrebbe rappresentare una luce di speranza nel buio della politica italiana. Forza e coraggio, siamo di bolina sul rettilineo finale. Se guardate bene ci siete anche voi.

1990. Già nei primi di Marzo a Bologna tra le macerie del Muro di Berlino italiano vede la luce l'embrione del Partito Democratico della Sinistra, che nonostante il drammatico parto sarà chiamato presto alle proprie responsabilità negli anni successivi della politica nazionale.

Diego Maradona guida il Napoli sudamericano alla conquista del secondo scudetto, rispondendo alle due vittorie milanesi.

A Giugno gli stadi italiani ospitano le nazionali di tutto il mondo. Gli italiani sognano ad occhi aperti la possibilità di vivere Notti Magiche inseguendo un gol. I gol dello juventino di Sicilia Totò Schillaci, non ancora eroe giapponese, ci accompagnano fino allo Stadio San Paolo di Napoli per la semifinale contro l'Argentina di Diego. Il suo gol ci fa esultare ma la testa dell'atalantino Caniggia ci condanna a giocarci la finale con la lotteria dei calci di rigore. Sbagliano Donadoni e Serena, siamo eliminati. Le colorate strade del nostro Paese si tingono coi mesti colori del lutto. Di lì a pochi giorni l'Olimpico incorona la Germania dell'Ovest per la terza volta Campione, come l'Italia e il Brasile. Per la Germania di Kohl è l'inizio della riunificazione con i fratelli dell'Est che sarà guidata sotto l'insegna delle stelle della bandiera dell'Unione Europea. Ad Agosto Andreotti ammette l'esistenza di Gladio; a Dicembre nasce Rifondazione Comunista.

Questo 1990 sarà emblematico per leggere i legami tra i due decenni che si succedono. Stanno entrando in campo gli eventi che segneranno la storia successiva. L'opinione pubblica è in fermento: un'Italia sempre più ricca e moderna conosce la diffusione delle televisioni commerciali di Silvio Berlusconi e non vuole più sopportare le tradizionali lungaggini burocratiche della politica italiana nell'era dell'information technology.

1991. Il 12 Aprile nasce l'ultimo Governo Andreotti. Il 9 Giugno il referendum sulla preferenza unica viena approvato plebiscitariamente. Nell'opinione pubblica si afferma la volontà di condannare all'oblio il sistema partitocratrico corrotto della già ribattezzata Prima Repubblica.

Genova, dopo i lavori per il Mondiale, si attrezza ad ospitare la Fiera del Cinquecentenario della scoperta dell'America. Poco distante dal mare, lo stadio Ferrari regala alla Gradinata Sud uno scudetto blucerchiato: la Sampdoria dei gemelli del gol Vialli e Mancini corona il decennio di sobri investimenti del Presidente Paolo Mantovani con la conquista del primo titolo italiano del dopoguerra per Genova.

1992. Il 17 Febbraio le parole del mariuolo Mario Chiesa danno il via all'operazione Mani Pulite della Procura di Milano: scoppia Tangentopoli. Il 12 Marzo viene assassinato dalla Mafia Salvo Lima, notabile democristiano di provata fedeltà ad Andreotti. Il 6 Aprile l'opinione pubblica è chiamata alle urne: la sentenza sembra sempre più inappellabile.

La DC scende sotto al 30%, il PDS raccoglie solo il 16% mentre Rifondazione Comunista non riesce a raccogliere tutto il restante elettorato del PCI. Crescono invece le forze che erano state ai margini della vita repubblicana: la Lega Nord con le sue proposte di secessione e la nuova destra del Movimento Sociale del giovane delfino di Almirante Gianfranco Fini. Franceso Cossiga, il Presidente Picconatore, lascia in anticipo il Quirinale dopo un discorso di tre quarti d'ora trasmesso alla nazione a reti unificate.

Il Milan è Campione d'Italia.

Il 23 Maggio la Mafia colpisce al cuore la Giustizia italiana, ammazzando Giovanni Falcone. Due giorni dopo le Camere riunite eleggono Oscar Luigi Scalfaro a Presidentedella Repubblica per affrontare l'emergenza delle istituzioni democratiche. Un mese dopo tocca a Giuliano Amato raccogliere l'eredità di Bettino Craxi per superare la difficile crisi che attanaglia il nostro Paese e che non si ferma alle mura di casa. Il caldoLuglio siciliano registra un altro drammatico assassinio: la Cupola condanna Paolo Borsellino, proseguendo nel modo più barbaro la propria guerra contro l'Italia.

Il Campionato Europeo è vinto dalla Danimarca in terra svedese. L'Italia non riesce neppure a qualificarsi.

Il senso comune delle persone è ormai stremato. Nessuna delle certezze di una volta sembrano reggere all'urto degli eventi di crisi. La televisione, che prima raccontava solo di Telefilm americani e Veline, ora ci parla con i nuovi telegiornali di crisi del sistema politico mentre le scosse telluriche sull'economia mondiale ci rimbalzano contro fino alle tasche e ai portafogli.

1993. Ad Aprile si tiene un plebiscito sul finanziamento ai partiti e sulla legge elettorale: la gente non vuole dare i soldi ai partiti e vuole la legge elettorale all'americana. Ciampi, il cittadino presidente, sostituisce Giuliano Amato. Il Governo aveva appena avviato una storica operazione di chirurgia finanziaria nel tentativo di risanare un Paese gravemente in difficoltà: gli italiani hanno messo mano al

salvadanaio. Ora vogliono qualcosa in cambio.

Il Milan vince per la seconda volta consecutiva il titolo italiano. Il centrosinistra vince le elezioni amministrative conquistando con l'elezione diretta i sindaci delle grandi città italiane: Rutelli sconfigge Fini e diventa Sindaco di Roma. Si avvia una nuova generazione di sindaci. Nelle città tira aria di cambiamento.

1994. Il 13 Gennaio si dimette Ciampi. Due settimane dopo il tycoon dell'economia italiana Silvio Berlusconi sceglie Gianfranco Fini contro Francesco Rutelli e scende in campo per candidarsi alla Presidenza con il nuovo sistema elettorale. Per il sistema politico barcollante è il colpo di grazia: Berlusconi vince alleandosi con le nuove forze emergenti ed escluse. Con la forza del proprio potere economico riesce a scavare un solco nella società italiana dal quale può combattere una battaglia politica. Il suo nome è Forza Italia, il suo colore l'azzurro e sullo sfondo di liberi cieli cerca di fare intravedere un nuovo miracolo italiano. Il Milan fa tris, consacrandosi sempre campione anche in virtù dei tanti allori internazionali già esposti in bacheca. Si laurea anche Campione d'Europa vincendo un'altra Coppa dei Campioni. Il 12 Giugno Forza Italia registra un clamoroso successo alle elezioni europee. Il 1° Luglio Massimo D'Alema è eletto segretario del PDS.

Quest'Italia Unta dal Signore va negli States: la Nazionale di Sacchi e Baggio deve farci dimenticare della custodia cautelare e del milione di posti di lavoro che non si trovano.

Sembra un miracolo quando riagguantiamo la Nigeria e il Divin Codino diventa inarrestabile. Ma è un incubo non riuscire a superare un non stratosferico Brasile proprio con la responsabilità dell'errore fatale sulle spalle di Baggio. Gli ormai soliti rigori condannano anche Baresi e Massaro a sbagliare.

A Novembre si conclude ingenerosamente la storia del Partito Socialista Italiano, affondato in contemporanea all'ascesa del Cavaliere presentatore e sponsor ufficiale di The Italian Dream. Alle amministrative prevale il centrosinistra. A Dicembre i conti non tornano: dimissioni. L'Italia cambia canale.

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