Nuovo gigante nel mondo dei video games
La notizia del 2 dicembre ha colto di sorpresa i mercati: Vivendi Games, developer, publisher e distributor company nel settore videoludico, ha annunciato la fusione con Activision, leader nei giochi per console. Una manovra dal segnale eloquente: il business dei videogiochi ha enormi prospettive di crescita e la nascente company franco-californiana, ribattezzata Activision Blizzard, si propone come leader mondiale del settore.
Vivendi e Activision sono due nomi molto noti non solo nel mondo dei videogiochi: la prima quotata nella borsa di Parigi, la seconda nell'indice Nasdaq. L'azienda californiana è nota al pubblico grazie a titoli quali Call of Duty, la serie Tony Hawk, X-Men, Spiderman ma, soprattutto, Guitar Hero con l'ultimo Legends of Rock, simulatore di chitarra e rockstar. Di Vivendi sono invece molto popolari Empire Earth, Spyro e Crash Bandicoot, ma la sua vera forza sta nella controllata Blizzard Entertainment, leader mondiale nel multiplayer online role-playing game, autrice di Diablo, Starcraft e soprattutto del monumentale World of Warcraft.
L'aspettativa di questa fusione è la nascita di una multinazionale dal più diversificato portfolio nell'industria dell'interactive entertainment, unendo competenze e risorse umane di un'azienda leader nei videogiochi per PC e gioco online ad una leader nei giochi per console, in particolare Nintendo Wii e Playstation 2 e 3. Inoltre, Activision Blizzard beneficerà della sinergia col gruppo Vivendi, in particolare della musica della Vivendi Universal Music Group, una miniera d'oro per la già citata punta di diamante Guitar Hero. Per il momento Blizzard e Activision rimarranno comunque focalizzate sui rispettivi storici business: per essere chiari non è in cantiere un World of Warcraft per console.
E' giustificabile un massiccio movimento di capitali per semplici giochi? Per fare un esempio delle effettive dimensioni di questo business, si pensi che World of Warcraft ha nel mondo più di 9 milioni di giocatori abbonati! Tuttaltro che un semplice gioco, bensì una vera e propria comunità.
Sbalorditivo che proprio il mercato dei video games rappresenti uno dei motori trainanti dell'economia statunitense e non solo1. Grandi sono le aspettative: ottimi risultati in Nord America ed Europa, la nuova frontiera è ora l'enorme mercato asiatico in forte crescita, in particolare Cina e Corea. Nonostante le preoccupazioni per la pirateria, piaga che affligge anche cinema e musica, il settore videoludico sembra non conoscere crisi, ma anzi, talmente in espansione da essere ad un passo dal sorpassare il mercato musicale. Secondo il Global Entertainment & Media Outlook della PricewaterhouseCoopers2, lo sviluppo economico del settore è del 9.1% l'anno a fronte di una crescita del 6.4% dell'intero settore dell'intrattenimento. Nel 2007 il fatturato mondiale del mercato dei videogame dovrebbe raggiungere i 36 miliardi di dollari, con stime per il 2011 di 48.9 miliardi.
Giri d'affari colossali nascosti dietro ad un genuino intrattenimento.
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