Com'è fatta una poesia? – Introduzione alla scrittura in versi
Nicola Gardini, Sironi, 221 pagine
Com'è fatta una poesia? O meglio: com'è fatta una bella poesia? Come si riconosce e, eventualmente, come si scrive? Ce lo dice Nicola Gardini, già vicedirettore della rivista «Poesia», docente di Letteratura italiana presso l'Università di Oxford. Autore di numerosi saggi sui poeti e sulla poesia, importante studioso e traduttore nonché poeta egli stesso, con il suo ultimo “Come è fatta una poesia?” Gardini riesce a parlare per duecento pagine di metri e strofe senza mai sfiorare la pedanteria. Infatti, non troverete in questo libro né velleitarismi (“siamo tutti poeti!”) né accademismo o erudizione. L'approccio è informale ma rigoroso, il linguaggio puntuale ma non riservato agli specialisti: la trattazione è efficace tanto per chi fa poesia quanto per chi la studia o, semplicemente, la legge. Il volume è suddiviso in sezioni, in cui si racconta di ciò che il “poeta” fa (o non deve fare) e della scrittura poetica (descritta secondo tre momenti principali: scegliere, trasformare e ripetere; cioè lessico, metafora, ritmorima-verso). Un capitoletto introduttivo e uno finale fanno da cornice, ponendo e risolvendo alcune questioni preliminari e di “congedo”. Il metodo dell'autore porta costantemente ad illustrare i meccanismi della scrittura in versi partendo da esempi di eccellenza linguistica ed espressiva (in larghissima parte di poeti italiani, ma in qualche caso anche grandi poeti stranieri) e rifuggendo la definizione assoluta o la nozione astratta.
“Come è fatta una poesia?” si rivela così un'intelligente e piacevole introduzione a rime e versi, per chi vuole cimentarsi nello scriverli ma anche per chi si accontenta di leggerli e apprezzarli.