Marte, un vicino misterioso
Nell' immaginario collettivo è diventato celebre per via dei suoi presunti abitanti, ma che su Marte sia mai stata presente la vita è ancora tutto da dimostrare. Hanno provato a farlo numerose missioni scientifiche, ma nessuna è stata in grado di fornire una risposta definitiva su possibili tracce di organismi marziani.
L' ultimo tentativo in ordine di tempo è quello della NASA con la sonda Phoenix, partita poche settimane fa dalla base di Cape Canaveral in Florida, che andrà a fare compagnia ai robot Spirit e Opportunity, che sono ancora al lavoro sul pianeta rosso.
Il veicolo spaziale atterrerà verso la fine di maggio del prossimo anno nei pressi del polo nord di Marte e per tre mesi procederà all' esplorazione del pianeta rosso . Oltre alla superficie Phoenix analizzerà anche il sottosuolo marziano, il suo braccio meccanico perforerà il terreno per raccogliere campioni di roccia e ghiaccio.
Nonostante il pianeta fosse conosciuto già nell' antichità, è uno dei corpi celesti più brillanti nel cielo, l' interesse verso Marte come possibile culla di forme di vita nasce nel XIX° secolo da un' errata interpretazione di alcune osservazioni compiute dall' astronomo italiano Giovanni Schiapparelli. Lo scienziato aveva notato sulla superficie del pianeta ampi solchi che una parte della comunità scientifica di allora ritenne fossero canali artificiali per l' irrigazione. Le cose in realtà erano ben diverse ma ormai il mito dei marziani era nato. Che l' 800 sia stato un secolo da protagonista per Marte lo dimostrano anche alcune bizzarre iniziative per mettersi in contatto con i suoi ipotetici abitanti, come l' idea di tracciare enormi disegni geometrici nella tundra siberiana o accendere colossali falò nel deserto del Sahara.
Quarto pianeta in ordine di distanza dal Sole, e primo dei pianeti esterni, Marte sotto certi aspetti, come la presenza delle stagioni, l'inclinazione dell'asse di rotazione, la durata del giorno, che è di poco più di mezzora maggiore di quello terrestre, possiede caratteristiche abbastanza simili a quelle della Terra. I punti in comune però si fermano qui, dimensioni a parte, ha un diametro pari a circa la metà di quello terrestre, il pianeta rosso ha un' atmosfera molto rarefatta, composta quasi interamente da anidride carbonica, temperature comprese fra i 30 e i 70 gradi sottozero e un' attività geologica praticamente nulla se confrontata con quella del nostro pianeta.
Marte detiene un primato particolare, possiede la più alta montagna del sistema solare, l' Olympus. Si tratta di un colossale vulcano con una base di 600 chilometri e un' altezza di oltre 25, se fosse sulla terra raggiungerebbe la stratosfera. Non si tratta di un gigante solitario, sul pianeta sono infatti presenti numerosi altri vulcani, alcuni con un' altezze che sfiorano i venti chilometri. Dimensioni rese possibili dalla scarsa forza di gravità del pianeta, un terzo di quella terrestre, che ha permesso l' accumulo della lava. Un' altra peculiarità di Marte è il suo colore rossastro, dovuto a un' elevata concentrazione di ossidi di ferro, caratteristica che non sembra deporre a favore dello sviluppo di forme di vita.
Molti indizi sembrano confermare che nel passato su Marte fosse presente in quantità acqua allo stato liquido, resta da vedere se le accurate analisi che svolgerà il lander della Phoenix riusciranno a sciogliere qualche dubbio sulla presenza, passata o presente, di qualche organismo vivente.