Cassano e le opzioni reali
Se davvero siamo nel calcio-business allora talvolta non è strano che capiti che la teoria economica possa sposarsi con i sogni dei tifosi, le preferenze dei presidenti e le carriere dei calciatori.
Riccardo Garrone, presidente della Sampdoria e patron dell'ERG, ricco affarista genovese e pertanto soggetto alle critiche della vulgata per avere il braccino corto, ritiene che il proprio lavoro sia proprio quello di ottimizzare le risorse per massimizzare il valore della propria squadra, attraverso una gestione oculata ed una misura degli investimenti in grado di essere ripagata dai risultati.
Sentiamo dunque la sua risposta alle critiche ed ai rivali del Genoa appena risaliti in serie A, vediamo come si è conquistato le prime pagine dei giornali.
Applicando la teoria delle opzioni reali ad un punto sub-ottimale in cui si erano infilati Cassano ed il Real Madrid, intenti alla realizzazione di una squadra di Galacticos che niente ha a che fare con l'ottimo economico, ha creato benessere calcistico.
Mentre il Real si ritrovava a pagare 4,2 miloni di euro all'anno ad un giocatore nemmeno convocato in ritiro il giocatore, dal canto suo, si trovava a perdere la possibilità di dimostrare sul campo di essere quel talento che negli anni precedenti aveva portato le proprie quotazioni fino a 30 milioni (pagati dalla Roma al Bari), essendosi perso per via di un carattere che gli aveva chiuso le porte dell'amore del pubblico e del feeling con i compagni. Da bambino prodigio a prepensionato la perdita di valore è clamorosa.
Tutti scontenti, dunque, finché l'ottimizzatore Garrone, per mano dell'attento amministratore Marotta, non decise di parlare all'homo economicus Real: io ti offro 1 euro (1,2 milioni di euro per l'esattezza), che è più del niente che hai, sotto forma di compartecipazione al pagamento dell'oneroso ingaggio ed in cambio Cassano viene a giocare a Genova. Eccola qua, una soluzione reale Pareto-efficiente in cui tutti guadagnano.
Tutti, compresa la Sampdoria che si aggrava di 1,2 milioni di euro, e che ottiene in cambio un'opzione call sul campioncino che se penserà a tornare in forma e a giocare in silenzio potrà essere riscattato a fine campionato al prezzo di 5,5 milioni di euro. Ciò succederà se il valore dell'Antonio di Bari Vecchia sarà superiore a tale cifra (esattamente come accade per il prezzo di esercizio nel caso dei titoli sui quali sono iscritte le opzioni) ovvero se tra un anno ci saranno società disponibili ad acquistarlo a cifre superiori (inclusa la Sampdoria stessa). Altrimenti la società di Garrone non eserciterà alcunché: questo diritto di opzione è costato proprio il valore di 1 milione e 200 mila euro spesi per l'ingaggio ridotti del valore del giocatore per un anno.
Le clausole prevedono che se la call venisse esercitata ed il giocatore appena acquistato venisse rivenduto parte dell'extra-guadagno sarebbe dei blancos di Madrid: tale diritto degli spagnoli potrebbe corrispondere, se non ad uno sconto praticato sulla quota di ingaggio a carico dei blucerchiati, al fatto che il giocatore fornirà i suoi servizi in quel di Genova. E chiarisce ancora meglio che cosa significa lavorare sui margini del valore economico[1] per arrivare ad una soluzione ottimale.
Rimane da sottolineare il fatto che Cassano non si sia ridotto l'ingaggio: augurandosi che ciò non significhi che il bizzoso barese ritenga di poter mantenere il vizio di non pagare per i propri errori, ma semplicemente che nessuno avrebbe a ragione potuto chiedergli di rinunciare ad un contratto già firmato.
La teoria delle opzioni nasce e si sviluppa durante la finanziarizzazione dei mercati globali per assicurare gli investitori dal rischio, ma consente ottimi spunti di riflessioni per valutare attività reali il cui andamento è incerto. Ci insegna che il valore di un'opzione aumenta quanto più aumenta la variabilità dell'attività sottostante: si capisce che se Cassano giocherà male la perdita di Garrone sarà limitata a 1.200.000 euro, mentre se il talento esploderà i guadagni aumenteranno a vista d'occhio. Le bizze, se bene imbrigliate, rendono il cavallo più pregiato.
In bocca al lupo, Antonio, a te, al calcio italiano e alla testarda genovesità del Presidente Garrone: fare affari non significa solo speculazione, evasione fiscale ed iniqua ripartizione delle risorse.
[1] A proposito del concetto di margine si veda Numero22/derivata_TD.pdf